23 RACCOMANDAZIONI DALLA CITTADINANZA UE PER ACCELERARE LA RIDUZIONE DEGLI SPRECHI ALIMENTARI

In linea con la strategia UE “Dal produttore al consumatore” e con le proposte della Conferenza sul futuro dell’Europa, la proposta legislativa inclusa nel programma di lavoro della Commissione per il 2023 persegue la riduzione dei rifiuti e degli sprechi alimentari.

Come comunicato dalla Commissione UE nei giorni scorsi, ora anche 23 raccomandazioni espresse dalla cittadinanza attiva UE in tale ambito, integreranno la valutazione d’impatto e la consultazione pubblica della stessa Commissione in merito all’iniziativa di revisione della Direttiva quadro sui rifiuti.  Con obiettivi vincolanti quanto ad una effettiva e più efficace riduzione dello spreco alimentare.

Vai al COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 13 FEBBRAIO 2023: CONFERENZA SUL FUTURO DELL’EUROPA – PANEL DI CITTADINI FORMULA 23 RACCOMANDAZIONI PER ACCELERARE LA RIDUZIONE DELLO SPRECO ALIMENTARE NELL’UE

Il 10, 11 e 12 Febbraio la Commissione ha ospitato a Bruxelles la sessione conclusiva del primo Panel di cittadini europei, che ha consentito loro di fornire un contributo su come intensificare le iniziative tese a ridurre lo spreco alimentare nell’UE. 

Si tratta del primo di una nuova generazione di Panel di cittadini avviati a seguito della Conferenza sul futuro dell’Europa, volti a incorporare pratiche partecipative e deliberative nel processo di elaborazione delle politiche della Commissione europea in alcuni settori chiave.

La riduzione dei rifiuti, ed in particolare degli sprechi alimentari, è oggetto di una proposta legislativa inclusa nel programma di lavoro della Commissione per il 2023, in linea con la strategia “Dal produttore al consumatore” e con le proposte della Conferenza sul futuro dell’Europa. 

Dopo tre fine settimana di deliberazioni, 142 cittadini del Panel, scelti in modo casuale per rappresentare la diversità della popolazione europea, hanno presentato 23 raccomandazioni volte a stimolare gli sforzi in corso per ridurre gli sprechi alimentari rafforzando la collaborazione nella catena del valore alimentare, incoraggiando iniziative pertinenti nell’industria alimentare e sostenendo il cambiamento dei comportamenti dei consumatori. 

Le raccomandazioni del Panel di cittadini integreranno la valutazione d’impatto e la consultazione pubblica condotte dalla Commissione in relazione all’iniziativa dell’UE volta a rivedere la Direttiva quadro sui rifiuti con obiettivi vincolanti di riduzione dello spreco alimentare.

20° GIORNATA PER UN INTERNET + SICURO

Si celebra oggi a livello UE la 20° giornata “Per un internet più sicuro”, volta a consentire a bambini e giovani di tutto il mondo di utilizzare le tecnologie digitali in modo più sicuro e responsabile.

In proposito Dubravka Šuica, Vicepresidente per la Democrazia e la demografia, ha dichiarato: “In tutto il nostro lavoro ci sforziamo di garantire che i diritti dei bambini si applichino online così come si applicano offline. Stiamo unendo forze ed idee per un internet migliore e più sicuro, che offra pari opportunità e scoperte entusiasmanti a tutti i bambini. Aiutiamo a sviluppare le competenze di alfabetizzazione digitale e mediatica di bambini ed adolescenti insieme a loro affinché siano pienamente ed equamente inclusi nella transizione digitale, nell’UE e a livello mondiale.

Il Commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, ha aggiunto: “Dopo 20 edizioni della giornata ‘Per un internet più sicuro’, l’UE ha molto di cui essere orgogliosa. Ha costruito un pacchetto di strumenti per proteggere e rendere autonomi e responsabili i bambini e gli adolescenti in tutta l’UE e per garantire che la prossima generazione sia competente dal punto di vista digitale. Continueremo a lavorare insieme per un internet migliore, anche sul codice di condotta globale dell’UE sulla progettazione adeguata all’età, che elaboreremo presto.

 

PER APPROFONDIRE VAI AL COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 7 FEBBRAIO 2023: 20° GIORNATA “PER UN INTERNET PIÙ SICURO”- RENDERE INTERNET MIGLIORE E PIÙ SICURO PER BAMBINI E GIOVANI

Oggi la Commissione celebra la 20° giornata “Per un internet più sicuro”, volta a consentire a bambini e giovani di tutto il mondo di utilizzare le tecnologie digitali in modo più sicuro e responsabile. 

Per celebrare l’occasione, la Commissione ha pubblicato una versione a misura di minore della strategia europea per un’internet migliore per i ragazzi, in tutte le lingue ufficiali dell’UE e in ucraino. 

Ha anche pubblicato una versione a misura di minore della dichiarazione sui principi digitali, insieme a un gioco online sui principi digitali, in modo che bambini ed adolescenti possano conoscere i loro diritti nel mondo digitale.

Nell’UE vi sono circa 80 milioni di persone sotto i 18 anni. Nel corso dell’ultimo anno, l’UE ha introdotto una serie di strumenti che includono misure atte a proteggere e responsabilizzare i giovani online. 

Tra questi figurano la dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali, che prevede impegni specifici per quanto riguarda i minori online ed è stata firmata dai Presidenti della Commissione, del Parlamento Europeo e del Consiglio nel dicembre 2022. 

La normativa sui servizi digitali, entrata in vigore nel novembre 2022, introduce norme rigorose per salvaguardare la vita privata, la sicurezza e la protezione dei minori. 

La strategia europea per un’internet migliore per i ragazzi perfezionerà i servizi digitali adeguati all’età e contribuirà a garantire che i bambini siano protetti, autonomi, responsabili e rispettati online.

Videomessaggio Vicepresidente Šuica e Commissario Breton disponibili qui e qui.

6 FEBBRAIO: GIORNATA INTERNAZIONALE TOLLERANZA 0 MGF (MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI)

Le mutilazioni genitali femminili, come definite dall’OMS – Organizzazione mondiale della sanità comprendono tutte le pratiche che comportano la rimozione parziale o totale degli organi genitali esterni femminili ed altre pratiche lesive di tali organi non
dovute a motivi medici.

Si stima che:

  • in ben 17 Paesi europei 190 000 bambine e ragazze rischiano di subire mutilazioni genitali e che, nel nostro continente,
  • 600 000 donne sono costrette a viverne le conseguenze,
  • annualmente almeno 20 000 donne e bambine arrivano in Europa come richiedenti asilo da Paesi in cui vi è il rischio di mutilazioni genitali femminili; pratica che viene inflitta a bambine e ragazze, dalla prima infanzia all’età di 15 anni, giustificandola erroneamente con motivazioni culturali o sociali.

Le mutilazioni genitali femminili costituiscono una forma di violenza contro le donne e le bambine che comporta gravi conseguenze fisiche e psicologiche permanenti.
La Commissione europea continua nel suo impegno attivo favorendo nuovi interventi volti a mettere fine a tale inaccettabile pratica, entro il 2030 (i.e. Obiettivo di sviluppo sostenibile 5.3).

PER APPROFONDIRE VAI AL COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 3 FEBBRAIO 2023: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA TOLLERANZA ZERO CONTRO LE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI; LA COMMISSIONE ESORTA A PORRE FINE A QUESTO CRIMINE CHE VIOLA I DIRITTI UMANI

Il 6 febbraio 2023, in occasione della Giornata internazionale della tolleranza zero contro le mutilazioni genitali femminili:

  • l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza/Vicepresidente della Commissione, Josep Borrell
  • la Vicepresidente per i Valori e la trasparenza, Věra Jourová
  • la Vicepresidente per la Demografia e la democrazia, Dubravka Šuica
  • la Commissaria per l’Uguaglianza, Helena Dalli, e 
  • la Commissaria per i Partenariati internazionali, Jutta Urpilainen,

hanno ribadito il fermo impegno dell’UE a sradicare in tutto il mondo la pratica delle mutilazioni genitali femminili e hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta: 

“Le mutilazioni genitali femminili sono una violazione dei diritti umani e una forma di violenza contro le donne, le ragazze e le bambine. Non comportano benefici per la salute e causano danni permanenti alle donne, alle ragazze e alle bambine. Nel mondo sono oltre 200 milioni le persone colpite, di cui, secondo le stime, 600 000 vivono in Europa. Dobbiamo agire con determinazione per innescare il cambiamento e sradicare questa pratica se vogliamo conseguire l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili prevista dagli obiettivi di sviluppo sostenibile (obiettivo 5.3) entro il 2030. Trasformare le norme sociali e di genere collaborando con uomini e ragazzi è fondamentale per porre fine alle mutilazioni genitali femminili. Dal 2016 l’UE sostiene il programma congiunto UNFPA-UNICEF per l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili con 18,5 milioni di €, creando 1 758 coalizioni di uomini e ragazzi. Lo scorso anno la Commissione ha proposto norme a livello dell’UE per combattere la violenza contro le donne, che comprenderanno l’obbligo di perseguire penalmente le mutilazioni genitali femminili in tutta l’UE. Quest’anno presenteremo anche una raccomandazione su come prevenire le pratiche dannose nei confronti delle donne, delle ragazze e delle bambine. Spesso le mutilazioni genitali femminili non vengono praticate nell’UE, ma per eseguirle bambine e ragazze sono portate in un Paese terzo. A partire da marzo, la polizia e le guardie di frontiera saranno allertate quando hanno a che fare con una persona a rischio di violenza di genere, comprese le mutilazioni genitali femminili, grazie al potenziamento del sistema d’informazione Schengen. Quest’anno celebriamo il 75º anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani: è giunto il momento che le donne, le ragazze e le bambine siano libere dalla violenza una volta per tutte. È nostra responsabilità tutelare il loro diritto alla sicurezza e all’autonomia fisica. Occorre mettere fine alle mutilazioni genitali femminili.” 

CONTESTO

Le mutilazioni genitali femminili, quali definite dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), comprendono tutte le pratiche che comportano la rimozione parziale o totale degli organi genitali esterni femminili o altre pratiche lesive di tali organi non dovute a motivi medici. 

Le stime ci dicono che in ben 17 paesi europei 190 000 bambine e ragazze rischiano di subire mutilazioni genitali e che, nel nostro continente, 600 000 donne sono costrette a viverne le conseguenze. Ogni anno almeno 20 000 donne e bambine arrivano in Europa come richiedenti asilo da Paesi in cui vi è il rischio di mutilazioni genitali femminili. Questa pratica viene inflitta a bambine e ragazze, dalla prima infanzia all’età di 15 anni, giustificandola erroneamente con motivazioni culturali o sociali. 

Le mutilazioni genitali femminili costituiscono una forma di violenza contro le donne e le bambine che comporta gravi conseguenze fisiche e psicologiche permanenti.

La Commissione europea è fortemente determinata a porre fine a tutte le forme di violenza di genere in linea con le politiche dell’Unione in materia di uguaglianza. Questo impegno è illustrato:

In linea con queste politiche e con il nostro impegno a porre fine alle mutilazioni genitali femminili in Europa e nel mondo, sosteniamo con le superstiti, le famiglie e le comunità colpite, gli esperti e i responsabili politici e cooperiamo con loro.

La convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica prevede l’obbligo di perseguire penalmente le mutilazioni genitali femminili. La convenzione è stata firmata da tutti gli Stati membri dell’UE ed è stata finora ratificata da 21 di essi. 

La Commissione ha collaborato con il Consiglio per l’adesione dell’UE alla convenzione e ribadisce il suo impegno in tal senso.

L’8 marzo 2022 la Commissione ha presetato una nuova proposta mirante a prevenire e combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica e nel 2023 adotterà una raccomandazione specifica sulla prevenzione delle pratiche lesive, comprese le mutilazioni genitali femminili, la quale dovrebbe includere un sostegno e una protezione specializzati supplementari per le vittime.

Il programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori (CERV) offre finanziamenti per progetti volti a contrastare la violenza di genere, comprese le mutilazioni genitali femminili. 

Nell’ambito dell’invito a presentare proposte DAPHNE del 2022, sono stati selezionati dieci progetti a cui sono stati assegnati 5,6 milioni di € per affrontare questioni quali la prevenzione dei matrimoni infantili nella comunità Rom in Bulgaria, spazi sicuri per donne e ragazze migranti per condividere le loro esperienze in Lussemburgo e, più in generale, coinvolgere i giovani nella prevenzione delle mutilazioni genitali femminili in Europa.

Al più tardi a partire dal 7 marzo le Autorità nazionali potranno contare sul nuovo sistema d’informazione Schengen, che fornirà loro una nuova categoria di allerta per prevenire gli spostamenti di potenziali vittime identificate, proteggendo le donne e le bambine vulnerabili che rischiano di diventare vittime di violenza di genere, comprese le mutilazioni genitali femminili.

Anche la Convenzione delle Nazioni Unite del 1989 sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, di cui tutti gli Stati membri dell’UE sono parti contraenti, condanna la violenza contro i minori, comprese le mutilazioni genitali femminili. 

Nel 2021 la Commissione ha presentato una strategia globale dell’UE sui diritti dei minori che contiene azioni concrete e raccomandazioni per porre fine alla violenza sui minori, comprese le mutilazioni genitali femminili.

Nel contesto dell’azione esterna e della cooperazione allo sviluppo, l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili continua a essere un’azione chiave del piano d’azione dell’UE per i diritti umani e la democrazia 2020-2024 e del piano d’azione dell’UE sulla parità di genere 2021-2025. 

Un’azione che si traduce in dialoghi politici e interventi concreti, ad esempio mediante il sostegno al programma globale congiunto UNFPA/UNICEF per l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili, all’iniziativa Team Europa sulla salute sessuale e riproduttiva e i relativi diritti in Africa e al programma regionale per l’Africa dell’iniziativa Spotlight che ha destinato 7,5 milioni di € alla lotta contro questa pratica in 17 Paesi partner. 

Nonostante le restrizioni imposte durante la pandemia di COVID-19, circa 650 000 donne e ragazze hanno potuto usufruire di servizi di contrasto alla violenza di genere, tra cui un sostegno alla prevenzione delle pratiche lesive. L’UE sostiene inoltre progetti che affrontano il problema delle mutilazioni genitali femminili a livello nazionale tramite lo strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR). In Somalia, ad esempio, l’UE incoraggia l’autonomia delle Organizzazioni della società civile in azioni di pressione e sensibilizzazione a favore dell’adozione di politiche miranti a contrastare le mutilazioni genitali femminili, mentre in Sudan appoggia la riforma legislativa per l’eliminazione di tale pratica nelle comunità rurali.

Dal 2016 l’UE sostiene inoltre il programma congiunto UNFPA/UNICEF per l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili con un contributo totale di 18,5 milioni di €. L’UE cerca di trasformare le norme sociali e di genere collaborando con uomini e ragazzi, il che è fondamentale per porre fine alle mutilazioni genitali femminili. Fino al 2021 il programma aveva istituito 1 758 coalizioni di uomini e ragazzi per sostenere attivamente l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili nelle loro famiglie e comunità.

Il nuovo patto sulla migrazione e l’asilo presentato dalla Commissione nel settembre 2020 intende inoltre rafforzare le garanzie di tutela a disposizione delle persone con esigenze particolari e garantire l’ammissibilità alla protezione internazionale per donne e ragazze che temono di essere perseguitate o rischiano di subire mutilazioni genitali femminili.

Per ulteriori informazioni:

30 ANNI DI MERCATO UNICO EUROPEO

In occasione del traguardo dei 30 anni dalla nascita del mercato unico, la Commissione UE ha pubblicato la Relazione Annuale 2023 sul mercato unico ed il Quadro di valutazione annuale sul mercato 2022.

Ne emerge che un mercato unico forte sostiene la capacità dell’Europa di affrontare le sfide fondamentali delle evoluzioni di contesto ed anche che gli strumenti ed i dati digitali costituiscono un forte potenziale per migliorane la relativa governance.

PER APPROFONDIRE VAI AL COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 31 GENNAIO 2023: IL MERCATO UNICO COMPIE 30 ANNI – LE RELAZIONI DELLA COMMISSIONE CONFERMANO CHE IL MERCATO UNICO SOSTIENE LA CAPACITÀ DELL’EUROPA DI AFFRONTARE LE SFIDE FONDAMENTALI

La Commissione ha pubblicato oggi la relazione annuale sul mercato unico 2023 e il quadro di valutazione del mercato unico 2022 nell’ambito delle attività volte a celebrare il 30º anniversario del mercato unico. 

Le relazioni confermano che il mercato unico continua ad essere uno strumento fondamentale per affrontare le attuali sfide dell’Europa e sottolineano l’importanza di migliorarne costantemente il funzionamento, nonché di evidenziare l’impatto del mercato unico in termini di maggiore valore aggiunto per l’economia dell’UE.

Entrambe le relazioni forniranno un contributo alle discussioni con gli Stati membri sul rafforzamento del mercato unico e serviranno da base per i futuri lavori della Commissione intesi a garantire che il mercato unico realizzi appieno il suo potenziale in termini di sostegno alla resilienza e alla competitività dell’economia europea.

RELAZIONE ANNUALE SUL MERCATO UNICO: 

La relazione annuale sul mercato unico 2023 fa il punto sull’integrazione del mercato unico ed analizza in che modo esso aiuta l’Europa ad affrontare le attuali tensioni geopolitiche, a migliorare la competitività dell’UE ed a sostenere le transizioni verde e digitale della nostra economia.

QUADRO DI VALUTAZIONE DEL MERCATO UNICO:

Il quadro di valutazione del mercato unico 2022 evidenzia in che modo il mercato unico avvantaggia l’economia dell’UE. Fornisce una panoramica dettagliata delle modalità di applicazione delle norme del mercato unico dell’UE in tutto lo Spazio economico europeo, con l’obiettivo di individuare possibili miglioramenti per il mercato unico. 

Il quadro di valutazione esamina in particolare i progressi conseguiti nell’attuazione del diritto dell’UE, le condizioni generali delle imprese, l’integrazione del mercato unico ed altri importanti obiettivi strategici quali la crescita e l’occupazione, la resilienza, l’economia digitale e verde.

Le principali conclusioni delle relazioni sono le seguenti:

 

  • un mercato unico forte sostiene la capacità dell’Europa di affrontare le sfide fondamentali. La relazione annuale sul mercato unico 2023 è incentrata sulla necessità di avvalersi delle potenzialità del mercato unico per garantire la disponibilità di beni, servizi, competenze e capitali essenziali, necessari per la duplice transizione dell’Europa. Nella relazione si rileva che sono necessari progressi per rafforzare la resilienza delle catene di approvvigionamento, affrontare le dipendenze strategiche, in particolare per quanto riguarda le materie prime critiche, migliorare l’integrazione nel mercato dei servizi e garantire che l’Europa disponga delle tecnologie e delle competenze necessarie per fare fronte a tali sfide. Il quadro di valutazione del mercato unico fornisce ulteriori dati sui risultati finora conseguiti in termini di competitività, scambi commerciali, resilienza economica e duplice transizione, indicando i settori che necessitano di miglioramenti. Tra questi figurano la riduzione degli ostacoli all’esercizio delle professioni (ad es. i servizi giuridici) o il riconoscimento transfrontaliero delle qualifiche professionali (ad es. le guide turistiche), il miglioramento degli investimenti pubblici e privati, il sostegno alle PMI e la prosecuzione delle azioni svolte a livello nazionale a sostegno della duplice transizione;
  • gli strumenti ed i dati digitali hanno un forte potenziale per migliorare la governance del mercato unico. La relazione annuale sul mercato unico di quest’anno evidenzia in che modo i nuovi approcci, compreso un migliore utilizzo delle tecnologie digitali e delle soluzioni di e-government – ad es. lo sportello digitale unico e il sistema tecnico basato sul principio “una tantum” – accresceranno la fiducia tra le autorità e ridurranno gli oneri per le imprese e le amministrazioni;
  • il mercato unico apporta un crescente valore aggiunto all’economia dell’UE. Sia la relazione annuale sul mercato unico sia il quadro di valutazione del mercato unico valutano i vantaggi e l’aumento degli scambi tra gli Stati membri che il mercato unico ha reso possibili sin dalla sua creazione. Il quadro di valutazione indica una crescente integrazione commerciale dopo la pandemia di COVID-19: nel giugno 2022 gli scambi all’interno dell’UE rappresentavano il 60% degli scambi commerciali complessivi dell’UE;
  • le imprese beneficiano di una migliore applicazione delle norme e delle condizioni generali, ma permangono difficoltà. Il quadro di valutazione stabilisce che l’attuazione e l’applicazione delle norme del mercato unico stanno migliorando; ne è la prova il numero inferiore di procedimenti di infrazione nei confronti degli Stati membri registrato nel 2021 per la prima volta rispetto agli ultimi 4 anni. Il quadro di valutazione evidenzia inoltre un uso ed un’applicazione migliori di diversi strumenti essenziali del mercato unico, quali il sistema di informazione del mercato interno, la direttiva sulla trasparenza del mercato unico ed il maggiore utilizzo della rete SOLVIT, che contribuisce a prevenire o rimuovere gli ostacoli nel mercato unico. Inoltre le imprese della maggior parte degli Stati membri hanno percepito che gli oneri normativi sono diminuiti nel 2021, ma si trovano ad affrontare problemi crescenti in merito ai ritardi di pagamento da parte delle autorità pubbliche, soprattutto a causa dell’impatto della pandemia di COVID-19.

CONTESTO:

Le relazioni annuali preparano il terreno fornendo analisi di fondo per la comunicazione “Il mercato unico compie trent’anni”, che sarà pubblicata dalla Commissione nelle prossime settimane.

La relazione annuale sul mercato unico è stata pubblicata per la prima volta nel maggio 2021 a corredo dell’aggiornamento della strategia industriale, che ha analizzato lo stato di avanzamento dell’economia europea e valutato i progressi compiuti nell’attuazione della strategia industriale europea 2020. Oggi la Commissione pubblica la terza edizione della relazione annuale sul mercato unico, che ne celebra anche il 30º anniversario.

Il quadro di valutazione del mercato unico è stato pubblicato per la prima volta nel 1997.  L’edizione 2022 del quadro di valutazione del mercato unico comprende, oltre agli indicatori tradizionali, nuovi indicatori del contesto imprenditoriale per quanto riguarda la reattività amministrativa e l’onere della regolamentazione, come pure informazioni sull’accesso ai servizi e ai mercati dei servizi, sulla mobilità del lavoro e sull’accesso ai finanziamenti. Riferisce inoltre in merito ai risultati conseguiti dal mercato unico in termini di crescita, occupazione e indicatori sociali, integrazione di beni e servizi, resilienza economica, transizioni digitale e verde.

Per ulteriori informazioni

 

 

 

Riprendono i miei Corsi di formazione con la Fondazione Forense Ordine degli Avvocati di Milano nell’edizione rivista ed aggiornata 2023

Da Febbraio riprendono i miei corsi di formazione sulle discipline strumentali alla professione forense.
Si parte Mercoledì 01 Febbraio pomeriggio con la docenza al WEBINAR sull’Organizzazione e la Comunicazione dello Studio Legale: profili pratici e deontologici.

La partecipazione al Webinar formativo consente di maturare n. 2 Crediti formativi di cui n.1 in materia obbligatoria.

A seguire, nei giorni di Martedì 14-21-28 Febbraio pomeriggio il Ciclo di incontri di formazione ed aggiornamento professionale sulla Comunicazione informativa, pubblicità e marketing legale nell’era dei social media, con la partecipazione di esponenti del Consiglio dell’Ordine, di Esperti di Comunicazione e di Avvocati e Studi accreditati nella materia applicata sul campo.

La partecipazione al Ciclo di Webinar  consente di maturare n.8 Crediti formativi di cui n.1 in materia obbligatoria.
Per le iscrizioni, consulta formasfera: https://bit.ly/2KyWMVv
Per i programmi, consulta le locandine:

ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI MILANO 2023-2026

In vista delle Elezioni del COA di Milano del 7, 8, 9 di Febbraio con la Redazione di LawTalks presentiamo le interviste dei tre Candidati e delle loro squadre:

– Avv. Antonino La Lumia – Capolista Fare Avvocatura;

– Avv. Claudio Acampora – Referente e Facente funzione Lista Diritti al Futuro;

– Avv. Corrado Limentani – Lista Noi Avvocati.

Per approfondire:

https://bit.ly/3R4Uawi

 

 

A BREVE, ADDIO ALLA KUNA; LA CROAZIA AVVIA I PAGAMENTI IN EURO

La Commissione UE ha annunciato che in Croazia nei giorni scorsi si è completato con successo il passaggio all’euro nei pagamenti, in sostituzione della kuna locale.

A tutela dei Consumatori la doppia indicazione dei prezzi in kuna – euro si applicherà fino a fine anno 2023. 

Le Autorità croate stanno anche adottando misure attive per evitare aumenti abusivi dei prezzi nel predetto periodo di transizione.

Vai al Comunicato della Commissione UE del 18 Gennaio 2023 per approfondire: IL PASSAGGIO ALL’EURO RIUSCITO IN CROAZIA

La Croazia ha completato con successo il passaggio all’euro. Il periodo di doppia circolazione di 14 giorni (durante il quale è stato possibile utilizzare sia la kuna sia l’euro) si è concluso il 14 gennaio. I pagamenti non possono più essere effettuati in kune.

Secondo un sondaggio condotto dalla Commissione il 13 e 14 gennaio, quasi tutti (89%) i pagamenti in contanti nei negozi sono stati effettuati in euro e praticamente tutti i consumatori (99%) hanno ricevuto il resto in euro. 

Il 67% dei croati ha dichiarato di avere già con sé solamente banconote in euro, mentre il 68% dichiara di usare solo monete in euro. 

Il settore del commercio al dettaglio croato ha affrontato bene il passaggio all’euro e la gestione parallela delle due valute. Non sono stati segnalati problemi di rilievo per quanto riguarda le code o alle casse. Anche la conversione agli sportelli automatici (distributori automatici di banconote) è avvenuta senza intoppi.

Per tutelare i consumatori e rispondere alle preoccupazioni relative agli aumenti abusivi dei prezzi nel periodo di transizione, le Autorità croate stanno adottando misure attive in linea con le norme sull’introduzione dell’euro. La doppia indicazione dei prezzi in kune e in euro è diventata obbligatoria il 5 settembre 2022 e si applicherà fino al 31 dicembre 2023.

È stato introdotto un codice deontologico per le imprese volto a garantire la stabilità dei prezzi dei beni e dei servizi aiutando le imprese a ricalcolare e visualizzare correttamente i prezzi, senza aumenti ingiustificati. 

Un organismo di controllo nazionale ha il compito di monitorare e controllare i prezzi e può adottare misure adeguate in caso di infrazioni.

Le banconote e le monete in kune possono essere cambiate gratuitamente con banconote e monete in euro presso l’Agenzia finanziaria e gli uffici postali fino al 30 giugno 2023

Il cambio presso le banche commerciali è possibile fino al 31 dicembre 2023. 

La banca centrale croata sostituirà le banconote in kune a tempo indeterminato e le monete fino al 31 dicembre 2025. Il servizio è gratuito.

Un comunicato stampa sul passaggio all’euro della Croazia è disponibile qui

Maggiori informazioni sulla Croazia e sull’euro, nonché i dati prodotti dai sondaggi, sono disponibili qui

Le relazioni finali complete relative a tali sondaggi saranno disponibili a febbraio.

OBIETTIVO “INQUINAMENTO 0” DEL GREEN DEAL EUROPEO CON IL RECEPIMENTO DEGLI STATI MEMBRI DELLA DIRETTIVA SULL’ACQUA POTABILE

Nei giorni scorsi la Commissione UE ha ricordato agli Stati membri la scadenza per il recepimento nazionale della direttiva sull’acqua potabile (98/83/CE) come revisionata nel 2018 ed in vigore da gennaio 2021, volta a garantire migliore qualità ed accesso all’acqua potabile in Europa.

Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha dichiarato in proposito: “Da oggi gli europei possono essere certi dell’elevatissima qualità dell’acqua che bevono. Stiamo affrontando il problema delle sostanze chimiche pericolose e delle microplastiche che finiscono nell’acqua potabile, rendendola sicura per noi e per l’ambiente. Mi auguro che, con una maggiore fiducia nell’acqua di rubinetto, i cittadini possano anche contribuire a ridurre i rifiuti di plastica derivanti dall’acqua in bottiglia ed i rifiuti marini.”

 

Vai al Comunicato stampa del 13 Gennaio 2023 della Commissione UE per approfondire:

INQUINAMENTO ZERO – ENTRANO IN VIGORE NUOVE PRESCRIZIONI PER GARANTIRE MIGLIORE QUALITÀ E ACCESSO ALL’ACQUA POTABILE

A partire da oggi, gli Europei possono beneficiare di un migliore accesso all’acqua potabile di rubinetto e di una maggiore sicurezza della stessa, grazie all’entrata in vigore delle prescrizioni previste dalla direttiva riveduta sull’acqua potabile

Le nuove regole sono le più rigorose al mondo in materia di acqua potabile, in linea con l’obiettivo “inquinamento zero” annunciato nel Green Deal europeo

Le nuove norme rispondono anche alla prima iniziativa di successo dei cittadini europei, “Right2Water“, che ha raccolto 1,6 milioni di firme a sostegno del miglioramento dell’accesso all’acqua potabile sicura per tutti gli Europei.

Per garantire l’elevata qualità dell’acqua potabile, la direttiva:

  • comprende norme di sicurezza aggiornate, 
  • introduce una metodologia per individuare e gestire i rischi di qualità nell’intera catena di approvvigionamento idrico, 
  • stabilisce un elenco delle sostanze emergenti da tenere sotto controllo, come le microplastiche, gli interferenti endocrini e nuovi tipi di sostanze chimiche da monitorare, 
  • introduce disposizioni di conformità per i prodotti da utilizzare a contatto con l’acqua potabile.

La nuova direttiva affronta il problema delle perdite idriche, in quanto nell’UE attualmente durante la distribuzione si perde in media il 23% delle acque trattate. 

Gli Stati membri hanno inoltre l’obbligo di migliorare e mantenere l’accesso all’acqua potabile per tutti, ed in particolare per i gruppi vulnerabili ed emarginati. 

La nuova direttiva è entrata in vigore il 12 gennaio 2021 e gli Stati membri avevano tempo fino a oggi per recepirla nel diritto nazionale. 

Maggiori informazioni sono disponibili qui.

 

BUONA GOVERNANCE E CULTURA PER LA COMPLIANCE A NORMA ISO 37301, COME LEVA STRATEGICA DELL’ AZIENDA VIRTUOSA – NEL N.1/2023 DELLA RIVISTA AIDP ON LINE IL MIO APPROFONDIMENO

Gennaio è il mese della ripartenza.
Ed io sono grata ad AIDP – Associazione Italiana per la Direzione del Personale per aver pubblicato proprio il 9.1., giorno della ripresa delle attività dopo la pausa delle Festività natalizie, il mio contributo di dottrina che in relazione alla norma UNI ISO 37301 approfondisce gli aspetti di:
 Buona Governance e Cultura per la compliance
 Sistema di Gestione per la compliance e relativa certificazione.

Vai all’articolo: https://bit.ly/3CWNk6y

Per l’acquisto del Volume:

https://www.uni.com/index.php?option=com_content&view=article&layout=edit&id=11809