IL RUOLO DELL’AVVOCATO NELLE RELAZIONI CON GLI STAKEHOLDER RILEVANTI ALLA LUCE DEL CDF

Ricordo che martedì 13 dicembre 2022 nel pomeriggio è programmato la III° edizione 2022 del Webinar organizzato con la Fondazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Milano dedicato all’analisi delle disposizioni del CDF che riguardano Il Professionista legale al centro e nelle relazioni con tutte le Perti interessate rilevanti, ivi compresi – in una accezione di comunicazione/marketing – i suoi diversi pubblici. 

 

Saranno presenti al pomeriggio formativo che è accreditato per la formazione continua (n. 3 crediti formativi di cui n. 2 in materia obbligatoria) come Co – docenti:

 

  • Avv. Antonino La Lumia – Consiglio Ordine Avvocati di Milano
  • Avv. Ettore Traini – Consiglio Ordine Avvocati di Milano
  • Avv. Attilio Villa – Consiglio Distrettuale di Disciplina di Milano

 

Consulta il programma dei lavori del Webinar:

Locandina – Il Ruolo dell’Avvocato

SABATO 3 DICEMBRE 2022 IL WEBINAR DI AICQ SICEV SULL’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE PER LA PROMOZIONE DELLA PARITA’ DI GENERE

Con piacere partecipo ai lavori del Webinar Formativo organizzato da AICQ SICEV e patrocinato da AiFOS (Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro sul tema “IL CONTRIBUTO DELLA FORMAZIONE ALLA PARITA’ DI GENERE in programma Sabato 3 Dicembre 2022 (ore 9.30 – 12.30).

 

La partecipazione all’evento è gratuita; consente l’attribuzione di n. 2 crediti per l’aggiornamento nei ruoli di ASPP (Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione), RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), CSP (Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione), CSE (coordinatore Sicurezza in fase di Esecuzione) e dei Formatori.

 

RELATORI:

  • Demetrio Gilormo – Presidente AICQ SICEV
  • Maria Frassine – Responsabile Relazioni Esterne AiFOS
  • Liliana Ocmin – AsviS Coordinatrice GDL Goal 5
  • Carlotta Penati – Presidente Ordine Ingegneri, Provincia Milano

TAVOLA ROTONDA:

  • Cristina Brodo – TUV Italia; Elena De Leo – DNV; Cristina Drusian – Certiquality; Antonio Manna – RINA; Nunzio Morrone – DIMITTO; Valentina Parrella – SGS; Barbara Querzola – KIWA CERMET IDEA

 

Consulta il Programma del WEBINAR:

Rompere il “soffitto di cristallo” sulla parità di genere: adottati nuovi obiettivi UE in materia di equilibrio di genere nei CDA delle società

Nei giorni scorsi la Commissione UE ha annunciato la formale adozione da parte del PE della nuova legge UE sull’equilibrio di genere nei Consigli di Amministrazione delle società, in base alla quale entro il 2026 sarà imposto che il sesso sottorappresentato occupi almeno il 40% dei posti di Amministratore senza incarichi esecutivi o almeno il 33% di tutti i posti di Amministratore.

 

La Presidente von der Leyen, la Vicepresidente Jourová e la Commissaria Dalli in proposito hanno rilasciato la seguente dichiarazione: 

“Si tratta di un momento atteso da tempo, un momento da celebrare come una svolta nella parità di genere. Dopo 10 anni dalla sua proposta da parte della Commissione europea, avremo finalmente una normativa dell’UE mirata a rompere il ”soffitto di cristallo” dei Consigli di Amministrazione delle società quotate in borsa. 

Vi sono numerose donne qualificate per lavori di alto livello e con la nostra nuova legislazione europea garantiremo loro una reale possibilità di ottenerle.”

 

 

Per approfondire: dichiarazione completa e scheda informativa.

LE MIE PROSSIME INIZIATIVE FORMATIVE ACCREDITATE PER LA FORMAZIONE CONTINUA DI DICEMBRE 2022

Segnalo per i Colleghi interessati a completare i crediti formativi dell’anno le mie prossime iniziative formative di fine anno organizzate con la Fondazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Milano.

SUL TEMA DELLA COMUNICAZIONE

  • Giovedì 1 Dicembre 2022 pomeriggio (ore 14.00 -18.00) il Webinar “Comunicazione esterna, Web e social media- sfida opportunità o rischio per il professionista legale? in co docenza con: Avv. Andrea del Corno (COA Milano), Prof. Marco De Angeli e Dott. Teresa Borelli (Università Cattolica Milano), Dott. Marco Bosatra (Legalitax), Dott. Gabriella Ferraro (Sxiolè) e Dott. Daniela Morante (Dentons Italia): consente di maturare 3 crediti formativi di cui 1 in materia obbligatoria.

 

SUL TEMA DELLA DEONTOLOGIA FORENSE

  • Martedì 13 Dicembre 2022 pomeriggio (ore 14.00 -18.00) il Webinar “Il ruolo dell’Avvocato nelle relazioni con gli Stakeholder alla luce del CDF” in codocenza con: Avv. Antonino La Lumia (COA Milano), Avv. Ettore Traini (COA Milano) e Avv. Attilio Villa (CDD di Milano): consente di maturare 3 crediti formativi di cui 2 in materia obbligatoria.

 

Iscrizioni su FormaSfera:

https://bit.ly/2OGuAgo

 

Programma dei Webinar

Locandina COMUNICAZIONE

Locandina DEONTOLOGIA

 

SERVIZI DIGITALI: APPROVATA LA LEGGE PER LE PIATTAFORME ON LINE NELL’UE

Nei giorni scorsi la Commissione UE ha comunicato l’entrata in vigore della nuova legge sui servizi digitali, per un ambiente online più sicuro e responsabile in Europa. 

 

La nuova legge sui servizi digitali – che si applica a tutti i servizi digitali che mettono i consumatori in collegamento con beni, servizi o contenuti-:

  • stabilisce nuovi obblighi globali per le piattaforme online di riduzione dei danni e contrasto dei rischi online, 
  • introduce forti tutele per i diritti degli utenti online, 
  • colloca le piattaforme digitali in un nuovo quadro unico di trasparenza e responsabilità.

La legge sui servizi digitali stabilisce un livello senza precedenti di controllo pubblico delle piattaforme online nell’Unione, sia sul piano nazionale che dell’UE posto che:

  • la Commissione UE avrà la facoltà di verificare direttamente le piattaforme ed i motori di ricerca di dimensioni molto grandi, imprese che individualmente raggiungono oltre il 10% della popolazione dell’UE (vale a dire circa 45 milioni di persone);
  • ogni Stato membro dovrà designare un Coordinatore dei servizi digitali, che supervisionerà altre entità che rientrano nell’ambito di applicazione della legge sui servizi digitali, nonché le piattaforme e i motori di ricerca di dimensioni molto grandi per le questioni non sistemiche;
  • i Coordinatori nazionali e la Commissione europea collaboreranno attraverso un Comitato europeo per i servizi digitali; sarà infatti istituito questo meccanismo di cooperazione a livello di UE tra le Autorità nazionali di regolamentazione e la Commissione;
  • – su impulso della Commissione UE – verrà istituito il Centro europeo per la trasparenza algoritmica (ECAT) per svolgere la sua attività di supervisione con l’ausilio di conoscenze multidisciplinari interne ed esterne (il Centro fornirà sostegno per valutare se il funzionamento dei sistemi algoritmici sia in linea con gli obblighi di gestione del rischio che la legge sui servizi digitali stabilisce per le piattaforme ed i motori di ricerca di dimensioni molto grandi, al fine di garantire un ambiente online sicuro, prevedibile e affidabile).

 

Vai al Comunicato della Commissione UE del 16 Novembre 2022 per approfondire: COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE: LEGGE SUI SERVIZI DIGITALI: ENTRANO IN VIGORE LE REGOLE DELL’UE PER LE PIATTAFORME ONLINE

Entra in vigore oggi la nuova legge sui servizi digitali, la normativa fondamentale dell’UE per un ambiente online più sicuro e responsabile. 

La legge sui servizi digitali, che si applica a tutti i servizi digitali che mettono i consumatori in collegamento con beni, servizi o contenuti, stabilisce nuovi obblighi globali per le piattaforme online di riduzione dei danni e contrasto dei rischi online, introduce forti tutele per i diritti degli utenti online e colloca le piattaforme digitali in un nuovo quadro unico di trasparenza e responsabilità. 

Concepite come un insieme unico e uniforme di norme per l’UE, tali norme garantiranno agli utenti nuove tutele ed alle imprese la certezza del diritto in tutto il mercato unico. 

Strumento normativo unico nel suo genere a livello mondiale, la legge sui servizi digitali si pone anche come parametro di riferimento internazionale per un approccio normativo per gli intermediari online.

Nuove responsabilità per i servizi digitali: La legge sui servizi digitali introduce una nuova serie completa di norme sulle modalità di strutturazione dei servizi e delle procedure da parte dei servizi di intermediazione online. 

Le nuove norme prevedono nuove responsabilità per limitare la diffusione online di contenuti e prodotti illegali, aumentare la protezione dei minori e offrire agli utenti una maggiore scelta e migliori informazioni. 

Gli obblighi dei diversi operatori online corrispondono al loro ruolo, alle loro dimensioni e al loro impatto nell’ecosistema online. Una visione d’insieme è disponibile qui.

Tutti gli intermediari online dovranno rispettare i nuovi obblighi di trasparenza, che sono di portata molto ampia, finalizzati all’aumento della responsabilità e della sorveglianza, ad esempio con un nuovo meccanismo di segnalazione dei contenuti illegali. 

Ma per le piattaforme con più di 45 milioni di utenti viene introdotto un regime speciale: per esse e per i motori di ricerca online di dimensioni molto grandi, infatti, sono previsti ulteriori obblighi, come valutazioni annuali di ampia portata dei rischi di danni online sui loro servizi, ad esempio per quanto riguarda l’esposizione a beni o contenuti illegali o la diffusione di disinformazione. 

La legge sui servizi digitali prevede l’attuazione di misure adeguate di attenuazione dei rischi, nonché il controllo, da parte di enti indipendenti, dei servizi offerti e delle misure di attenuazione applicate.

Le piattaforme più piccole e le start-up avranno meno obblighi ed esenzioni speciali da determinate norme e beneficeranno della maggiore chiarezza e certezza giuridica, fattori di importanza fondamentale per operare in tutto il mercato unico dell’UE. 

Maggiori garanzie per i diritti fondamentali online: Le nuove norme tutelano i diritti fondamentali degli utenti nell’UE anche nell’ambiente online. 

Nuove disposizioni per la tutela della libertà di espressione limiteranno le decisioni arbitrarie di moderazione da parte delle piattaforme e offriranno agli utenti nuovi modi per agire con cognizione di causa contro la piattaforma quando i loro contenuti sono moderati. Ad esempio, gli utenti delle piattaforme online disporranno di vari strumenti per contestare le decisioni di moderazione, anche quando si basano sui termini e sulle condizioni delle piattaforme. 

Gli utenti potranno presentare i reclami direttamente alla piattaforma, scegliere un organismo per la risoluzione extragiudiziale delle controversie e/o adire gli organi giurisdizionali.

Le nuove norme impongono inoltre che i termini d’uso delle piattaforme siano esposti in modo chiaro e conciso e rispettino i diritti fondamentali degli utenti.

Le piattaforme ed i motori di ricerca online di dimensioni molto grandi dovranno inoltre effettuare una valutazione globale dei rischi per i diritti fondamentali, tra cui la libertà di espressione, la tutela dei dati personali e la libertà e il pluralismo dei media online, oltre che i diritti dei minori.

Nuovi poteri di vigilanza della Commissione: La legge sui servizi digitali stabilisce un livello senza precedenti di controllo pubblico delle piattaforme online nell’Unione, sia sul piano nazionale che dell’UE. 

La Commissione avrà la facoltà di verificare direttamente le piattaforme e i motori di ricerca di dimensioni molto grandi, imprese che individualmente raggiungono oltre il 10% della popolazione dell’UE, vale a dire circa 45 milioni di persone. 

Ciascuno Stato membro dovrà inoltre designare un Coordinatore dei servizi digitali, che supervisionerà altre entità che rientrano nell’ambito di applicazione della legge sui servizi digitali, nonché le piattaforme e i motori di ricerca di dimensioni molto grandi per le questioni non sistemiche. 

I Coordinatori nazionali e la Commissione europea collaboreranno attraverso un Comitato europeo per i servizi digitali. Sarà infatti istituito questo meccanismo di cooperazione a livello di UE tra le autorità nazionali di regolamentazione e la Commissione.

La Commissione sta inoltre realizzando il Centro europeo per la trasparenza algoritmica (ECAT) per svolgere la sua attività di supervisione con l’ausilio di conoscenze multidisciplinari interne ed esterne. Il Centro fornirà sostegno per valutare se il funzionamento dei sistemi algoritmici sia in linea con gli obblighi di gestione del rischio che la legge sui servizi digitali stabilisce per le piattaforme e i motori di ricerca di dimensioni molto grandi, al fine di garantire un ambiente online sicuro, prevedibile e affidabile.

Prossime tappe: A seguito dell’entrata in vigore odierna della legge sui servizi digitali, le piattaforme online disporranno di 3 mesi (fino al 17 febbraio 2023) per comunicare il numero di utenti finali attivi sui loro siti web. 

La Commissione invita inoltre tutte le piattaforme online a comunicarle i dati pubblicati al riguardo. 

Sulla base del numero di utenti, la Commissione valuterà se una piattaforma debba essere designata come piattaforma o motore di ricerca “di dimensioni molto grandi”. 

Dopo tale decisione da parte della Commissione, l’entità interessata disporrà di 4 mesi per conformarsi agli obblighi previsti dalla legge sui servizi digitali, fra i quali l’effettuazione del primo esercizio annuale di valutazione del rischio, da trasmettere alla Commissione. 

Gli Stati membri dell’UE dovranno conferire i poteri spettanti ai propri Coordinatori dei servizi digitali entro il 17 febbraio 2024; data generale di inizio dell’applicazione della legge sui servizi digitali, quando la legge sui servizi digitali sarà pienamente applicabile a tutte le entità che rientrano nel suo ambito di applicazione.

Contesto: Il 15 dicembre 2020 la Commissione ha presentato la proposta relativa alla legge sui servizi digitali unitamente alla proposta concernente la legge sui mercati digitali quale quadro globale per garantire uno spazio digitale più sicuro e più equo per tutti. La legge sui mercati digitali è entrata in vigore il 1° novembre 2022.

I servizi digitali comprendono un’ampia categoria di servizi online, dai semplici siti web ai servizi infrastrutturali per internet fino alle piattaforme online. 

Le norme contenute nella legge sui servizi digitali riguardano principalmente intermediari e piattaforme online, come mercati online, social network, piattaforme di condivisione di contenuti, app store, piattaforme online di viaggi e alloggi ecc.

Per ulteriori informazioni

IL PATTO PER LE COMPETENZE È LA PIATTAFORMA UE PER LA COOPERAZIONE DELLE ORGANIZZAZIONI IMPEGNATE PER UNA UTILE FORMAZIONE DIRETTA AI LAVORATORI DI TUTTA EUROPA

Lo sviluppo delle competenze è più che mai importante nell’UE, per consentire ai cittadini di sfruttare al meglio le transizioni verde e digitale oltrechè la ripresa economica. Ed anche per affrontare la carenza di manodopera al fine di sostenere la competitività e la crescita sostenibile delle imprese.

La riqualificazione ed il miglioramento delle competenze devono dunque diventare una realtà sul campo.

 

Nell’ottica di accelerare lo sviluppo delle competenze future e nel quadro più generale dell’Agenda per le competenze dell’Europa, si colloca il patto per le competenze;  che, a due anni dal suo lancio, taglia oggi il traguardo dei 1000 membri (tra cui Grandi imprese multinazionali, PMI, Erogatori di formazione locali e Camere di commercio) impegnati nei settori formazione e sviluppo delle competenze. 

 

Vai al Comunicato della Commissione UE per approfondire:

Comunicato Stampa della Commissione UE 10 Novembre 2022: Il patto per le competenze celebra il suo secondo anniversario tagliando il traguardo dei 1000 membri

 

A due anni dal suo lancio, il patto per le competenze taglia il traguardo dei 1000 membri, tra cui grandi imprese multinazionali, PMI, erogatori di formazione locali e camere di commercio. Il patto è un elemento centrale dell’agenda per le competenze per l’Europa

 

L’anniversario cade in un momento cruciale, nel quale lo sviluppo delle competenze è più importante che mai nell’UE, per consentire ai cittadini di sfruttare al meglio le transizioni verde e digitale e la ripresa economica, nonché per affrontare la carenza di manodopera al fine di sostenere la competitività e la crescita sostenibile delle imprese. 

La riqualificazione ed il miglioramento delle competenze devono dunque diventare una realtà sul campo.

 

Gli Stati membri hanno approvato e presentato i loro contributi per conseguire l’obiettivo sociale della strategia Europa 2030, ovvero garantire che almeno il 60% degli adulti partecipi ogni anno a corsi di formazione. 

Ciò è importante anche per raggiungere l’obiettivo di un tasso di occupazione di almeno il 78% entro il 2030. 

 

In tale contesto, il patto per le competenze fornisce una piattaforma unica per la cooperazione, riunendo organizzazioni pubbliche e private che si impegnano a offrire una formazione concreta ai lavoratori di tutta Europa. 

 

Finora sono stati registrati impegni per sostenere la formazione di 6 milioni di persone.

 

La Commissione ha proposto di proclamare il 2023 “Anno europeo delle competenze”, dando nuovo impulso agli investimenti nelle competenze in tutta l’UE. 

 

Il membro numero 1000 aderirà ufficialmente al patto in occasione di una sessione speciale dedicata al patto per le competenze, in programma il 16 novembre presso il Forum europeo sui diritti sociali in materia di occupazione

Le iscrizioni saranno aperte qui

Maggiori informazioni ed esempi: v. il comunicato stampa.

NUOVE FRONTIERE DELLA COMUNICAZIONE DELL’AVVOCATO NELL’ ERA DIGITALE: PRIMA ED. DELL’EVENTO FORMATIVO DEDICATO MERCOLEDI’ 23 NOVEMBRE

Mercoledì 23 Novembre pomeriggio è in programma con la Fondazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Milano il Webinar accreditato per la formazione continua (3 crediti formativi di cui 1 in materia obbligatoria) l’evento “L’evoluzione dei linguaggi e degli strumenti della comunicazione digitale del professionista legale” destinato ad esplorare le ultime novità delle dinamiche di comunicazione, promozione e marketing legale con il ricorso alle nuove tecnologie dell’informazione e con modalità ormai prevalentemente “in mobilità”. Strumenti nuovi di lavoro, interazione e comunicazione che necessariamente impongo anche nuove metodiche linguistiche e di costruzione del messaggio.
 
Ne parlerò insieme a:
  • Avv. Andrea del Corno – Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano
  • Avv. Franco Toffoletto – Partner Studio Legale Toffoletto de Luca Tamajo
  • Avv. Chiara Imbrosciano – Esperta di Diritto processuale civile
  • Dott. Francesco Facchini – Mobile Journalist
 
Per approfondire:

SIGLATO L’ACCORDO UE PER RIDURRE LE EMISSIONI DEGLI STATI MEMBRI NEI SETTORI TRASPORTI, RIFIUTI, EDILIZIA ED AGRCOLTURA

Nei giorni scorsi la Commissione europea ha accolto favorevolmente l’accordo provvisorio raggiunto con il Parlamento europeo e il Consiglio per innalzare il livello di ambizione  del Regolamento sulla condivisione degli sforzi (ESR) dell’UE, che stabilisce obiettivi annuali vincolanti in materia di emissioni di gas a effetto serra per gli Stati membri in settori attualmente non inclusi nel sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (EU ETS).

 

L’accordo mantiene la proposta della Commissione di aumentare l’obiettivo di riduzione delle emissioni per i settori in questione dal 29% al 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005. 

 

Gli obiettivi aggiornati di riduzione delle emissioni per gli Stati membri variano dal -10% al -50% rispetto al 2005 e si tradurranno in un’ulteriore convergenza delle emissioni pro capite degli Stati membri nel 2030. 

In proposito il Vicepresidente esecutivo, Frans Timmermans, ha dichiarato: “Oggi abbiamo compiuto un altro importante passo avanti verso il conseguimento dell’ambizione climatica dell’Europa per il 2030. È un segnale forte alla COP27 del fatto che l’UE sta adottando le misure necessarie per ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030. I settori contemplati dal regolamento sulla condivisione degli sforzi generano attualmente circa il 60% delle emissioni di gas a effetto serra. Per assicurare un futuro ecologico e sano per tutti sarà necessario un lavoro considerevole in tutti i settori e paesi. L’accordo odierno chiarisce lo sforzo richiesto a ciascuno Stato membro e garantisce la solidarietà riguardo al modo in cui l’Europa raggiunge i propri obiettivi in materia di clima.”

 

Vai al Comunicato della Commissione UE per approfondire:

 

Comunicato Stampa della Commissione UE 9 Novembre 2022: Il Green Deal europeo: l’UE raggiunge un accordo sulla riduzione delle emissioni nazionali nel settore dei trasporti, dell’edilizia, dei rifiuti e dell’agricoltura

 

La Commissione europea accoglie con favore l’accordo provvisorio raggiunto la scorsa notte con il Parlamento europeo e il Consiglio per innalzare il livello di ambizione  del regolamento sulla condivisione degli sforzi (ESR) dell’UE, il quale stabilisce obiettivi annuali vincolanti in materia di emissioni di gas a effetto serra per gli Stati membri in settori attualmente non inclusi nel sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (EU ETS).

 

Da notare soprattutto che l’accordo mantiene la proposta della Commissione di aumentare l’obiettivo di riduzione delle emissioni per i settori in questione dal 29% al 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005. Gli obiettivi aggiornati di riduzione delle emissioni per gli Stati membri variano dal -10% al -50% rispetto al 2005 e si tradurranno in un’ulteriore convergenza delle emissioni pro capite degli Stati membri nel 2030. 

 

L’accordo è l’ultimo passo nell’adozione del pacchetto legislativo della Commissione “Pronti per il 55%” finalizzato alla realizzazione del Green Deal europeo, a seguito del recente accordo volto a porre fine alla vendita di nuove autovetture con emissioni di CO2 in Europa entro il 2035. 

 

Con la COP27 in pieno svolgimento, ciò dimostra ancora una volta che l’UE sta rispettando i suoi impegni in materia di clima, passando dall’ambizione all’azione. 

 

Nel contesto della guerra di aggressione della Russia in Ucraina, l’accordo dimostra inoltre che l’UE non sta facendo passi indietro riguardo alla transizione ecologica, bensì sta piuttosto accelerando gli sforzi per diventare il primo continente a impatto climatico zero al mondo entro il 2050. 

 

I settori contemplati dal regolamento “Condivisione degli sforzi” comprendono l’edilizia, l’agricoltura, i rifiuti, la piccola industria e i trasporti.

 

Maggiori informazioni: Vai al comunicato stampa, ed alla proposta iniziale della Commissione, disponibile qui.

MISURE EUROPEE A TUTELA DEI CONSUMATORI PER CONTENERE LA CRISI ENERGETICA

Alla luce dei prezzi elevati dell’energia e dell’impatto complessivo della crisi sul costo della vita, sia l’UE che gli Stati membri hanno adottato misure per sostenere i consumatori, in particolare quelli vulnerabili, nel pagamento delle bollette energetiche e garantire l’accesso all’approvvigionamento energetico. 

 

Nei giorni scorsi la Commissione UE ha organizzato una tavola rotonda con i portatori di interessi del settore, quali i regolatori dell’energia, i fornitori di energia, le associazioni dei consumatori e i rappresentanti dell’UE e degli Stati membri, per valutare la situazione e discutere le specifiche misure di tutela da adottare.

In proposito Didier Reynders, Commissario per la Giustizia, ha dichiarato: “La maggior parte dei consumatori europei ha adattato i propri modelli di consumo per risparmiare energia. Tuttavia, molti di loro sono preoccupati per come pagare le bollette. I consumatori potrebbero diventare più vulnerabili in questi tempi difficili e fungere da nuovi bersagli delle pratiche commerciali sleali. Alla luce di questi tempi difficili, la Commissione rimane determinata a trovare opzioni alternative per aiutare i consumatori ad alleviare la situazione. È proprio a TAL fine che abbiamo deciso di convocare questa tavola rotonda tra i fornitori di energia e le autorità, in modo da consentire loro di trarre insegnamenti dalle migliori pratiche.”

Kadri Simson, Commissaria per l’Energia, ha aggiunto: “Nell’ultimo anno i consumatori dell’UE sono stati al centro della nostra azione per far fronte ai prezzi elevati dell’energia. È nostra priorità assoluta proteggerli dall’impatto di questa crisi energetica, garantendo che tutti ricevano il sostegno necessario e nessuno sia escluso dall’approvvigionamento energetico. Con le recenti proposte, la Commissione ha messo a disposizione degli Stati membri finanziamenti supplementari per aiutare i consumatori, le famiglie e le imprese vulnerabili.”

 

Vai al Comunicato della Commissione UE per approfondire:

 

COMUNICATO STAMPA 7 NOVEMBRE 2022: CRISI ENERGETICA- LA COMMISSIONE ORGANIZZA UNA TAVOLA ROTONDA SULLA PROTEZIONE DEI CONSUMATORI

 

Oggi la Commissione organizza una tavola rotonda per consultare i principali portatori di interessi sulla protezione dei consumatori dell’UE nel contesto della crisi energetica.

 Alla luce dei prezzi elevati dell’energia e dell’impatto complessivo della crisi sul costo della vita, sia l’UE che gli Stati membri hanno adottato misure per sostenere i consumatori, in particolare quelli vulnerabili, nel pagamento delle bollette energetiche e garantire l’accesso all’approvvigionamento energetico. 

 

L’incontro in programma oggi riunirà i portatori di interessi del settore, quali i regolatori dell’energia, i fornitori di energia, le associazioni dei consumatori e i rappresentanti dell’UE e degli Stati membri, per valutare la situazione e discutere le ulteriori misure da adottare.

   

Con il pacchetto di strumenti sui prezzi dell’energia e ulteriori comunicazioni, la Commissione ha fornito agli Stati membri una guida sulle misure immediate per proteggere i consumatori, quali:

  • il sostegno di emergenza al reddito, 
  • il differimento temporaneo dei pagamenti delle fatture, 
  • le riduzioni fiscali temporanee e mirate nonché 
  • le misure di salvaguardia per evitare la disconnessione dalla rete. 

Di recente ha inoltre presentato un intervento di emergenza sul mercato per raccogliere le eccedenze del settore energetico e ridistribuirle ai consumatori.

 

Dando seguito alle conclusioni del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre, la riunione odierna mira a promuovere uno scambio tra i principali portatori di interessi a livello dell’UE, i rappresentanti dei ministeri degli Stati membri, i regolatori dell’energia, i fornitori di energia e le associazioni dei consumatori su ulteriori potenziali misure per attenuare l’impatto dei prezzi elevati dell’energia sulle famiglie.

 

In effetti, i risultati di un’indagine pubblicata oggi dalla Commissione confermano che quasi la metà dei consumatori europei (48%) è preoccupata per il pagamento delle bollette nei prossimi sei mesi. Inoltre, dal sondaggio emerge che la maggior parte dei consumatori ha cambiato abitudini per risparmiare energia a casa (71%).

 

Maggiori informazioni sui risultati dell’indagine: disponibili qui.

“VEICOLI A EMISSIONI O” IN EUROPA, ENTRO IL 2035

La Commissione UE plaude l’accordo del Parlamento europeo e Consiglio dei giorni scorsi finalizzato a garantire che tutte le autovetture ed i furgoni nuovi immatricolati in Europa siano a emissioni zero entro il 2035.

 

Tale accordo segna infatti la prima tappa verso l’adozione delle proposte legislative “Pronti per il 55%” presentate dalla Commissione a già luglio 2021;  e dimostra, in vista della COP27, l’attuazione interna da parte dell’UE dei suoi impegni internazionali in materia di clima.

In proposito il Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, Frans Timmermans, ha dichiarato: “L’accordo invia un messaggio forte all’industria e ai consumatori: l’Europa sceglie la transizione a una mobilità a emissioni zero. I costruttori europei di automobili stanno già dimostrando di essere pronti a prendere in mano la situazione, aumentando l’immissione sul mercato di auto elettriche a prezzi sempre più accessibili. La velocità con cui tale cambiamento è avvenuto negli ultimi anni è straordinaria. Non stupisce il fatto che questo fascicolo sia il primo del pacchetto ‘Pronti per il 55%’ sul quale gli Stati membri e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo finale.”

Vai al Comunicato della Commissione UE per approfondire:

 

COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 28 OTTOBRE 2022: VEICOLI A EMISSIONI ZERO: IL PRIMO ACCORDO “PRONTI PER IL 55%” PORRÀ FINE ENTRO IL 2035 ALLA VENDITA IN EUROPA DI NUOVE AUTOVETTURE CHE EMETTONO CO2 

 

La Commissione europea accoglie con favore l’accordo raggiunto la scorsa notte dal Parlamento europeo e dal Consiglio per garantire che tutte le autovetture e i furgoni nuovi immatricolati in Europa siano a emissioni zero entro il 2035.

 

Come fase intermedia verso l’azzeramento delle emissioni, le nuove norme in materia di CO2 richiederanno anche una riduzione media delle emissioni del 55% entro il 2030 per le nuove autovetture e del 50% entro il 2030 per i nuovi furgoni. 

 

L’accordo segna la prima tappa verso l’adozione delle proposte legislative “Pronti per il 55%” presentate dalla Commissione nel luglio 2021 e dimostra, in vista della COP27, l’attuazione interna da parte dell’UE dei suoi impegni internazionali in materia di clima.

 

Si tratta di un segnale chiaro per i produttori e i cittadini, che accelererà la produzione e la vendita di veicoli a basse e a zero emissioni e avvierà il trasporto stradale su una traiettoria definita verso la neutralità climatica entro il 2050.

 

La nuova normativa renderà il sistema dei trasporti dell’UE più sostenibile, garantirà aria più pulita ai cittadini europei e segnerà un passo importante nella realizzazione del Green Deal europeo

L’accordo provvisorio odierno prevede ora l’adozione formale da parte del Parlamento e del Consiglio.

 

Proposta iniziale della Commissione disponibile qui.