SOSTEGNO DALL’EUROPA ALLA PARITA’ RETRIBUTIVA UOMO – DONNA

Nove europei su dieci – donne e uomini – ritengono inaccettabile che le donne siano retribuite meno degli uomini quando svolgono lo stesso lavoro o un lavoro di pari valore.

Eppure le diversità esistenti sono ancora molte.

Il divario retributivo medio di genere – per il terzo anno consecutivo – si attesta nell’UE a circa il 13% (nel senso che per ogni euro percepito da un uomo, la retribuzione di una donna è pari a 0,87 €; con una differenza di circa un mese e mezzo di salario all’anno percepito dalla donna rispetto all’uomo).

In Europa, si stima anche che 7.7 milioni di donne non abbiano un lavoro retribuito a causa delle responsabilità di assistenza di cui si fanno carico; con l’evidenza di un divario pensionistico di genere in Europa, tale per cui le pensioni delle donne risultano inferiori del 25% rispetto a quelle degli uomini.

                 Vera Jourová

 

                 Nicolas Schmit
                         Helena Dalli

In proposito e con l’occasione della Giornata Europea della parità retributiva del 15.11.2024, Věra Jourová, Vice Presidente per i valori e la trasparenza, Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, e Helena Dalli, Commissaria per l’Uguaglianza, hanno rilasciato la seguente dichiarazione: “In occasione della Giornata europea della parità retributiva 2024 ribadiamo il nostro impegno a costruire un’Europa in cui le donne e le ragazze possano prosperare e in cui il loro contributo al mercato del lavoro sia pienamente valorizzato. Guidati dalla strategia dell’UE per la parità di genere, abbiamo compiuto passi avanti verso l’eliminazione delle disparità di genere. In effetti, negli ultimi cinque anni l’occupazione femminile è aumentata di 2,9 punti percentuali e il divario retributivo di genere è diminuito di 1,5 punti percentuali. Permangono tuttavia notevoli ostacoli per quanto riguarda le opzioni e le strutture di assistenza disponibili per bilanciare gli impegni professionali e personali. Considerando che il 90% della forza lavoro nel settore dell’assistenza formale è costituito da donne e che 7,7 milioni di donne non lavorano a causa di servizi di assistenza insufficienti, la Commissione esorta gli Stati membri a investire in un’assistenza di alta qualità, accessibile e a prezzi abbordabili, come indicato nella strategia europea per l’assistenza. Un maggiore sostegno in questo settore non rafforzerà solo la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, ma anche la resilienza economica dell’Europa. Nel nostro mercato del lavoro, che continua a essere caratterizzato da una segregazione di genere, le donne sono ampiamente rappresentate in settori a bassa retribuzione, come la prestazione di assistenza, in cui spesso prevalgono gli impieghi a tempo parziale. Non si tratta semplicemente di una questione di scelta, ma del risultato di pressioni e disuguaglianze sociali. Le interruzioni di carriera e la riduzione dell’orario di lavoro, soprattutto dopo la maternità, continuano a compromettere la situazione finanziaria a lungo termine delle donne. Fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo affrontato queste disuguaglianze radicate in ambiti quali l’occupazione, l’assistenza, le retribuzioni e le pensioni. Invitiamo ora gli Stati membri a garantire la piena attuazione della direttiva sulla trasparenza retributiva, che permetterà di migliorare la trasparenza retributiva per le persone in cerca di lavoro, conferirà ai lavoratori il diritto ad essere informati sulle retribuzioni, imporrà di presentare relazioni sul divario retributivo di genere e introdurrà valutazioni congiunte delle retribuzioni. Grazie alla direttiva dell’UE relativa a salari minimi adeguati sosteniamo la parità di genere, con l’obiettivo di colmare il divario retributivo in questo ambito e liberare le donne dalla povertà, dato che in Europa è del tutto sproporzionato il numero delle donne che percepiscono un salario minimo. Come annunciato dalla Presidente Von der Leyen, il prossimo anno la Commissione presenterà una tabella di marcia in materia di diritti delle donne, con una visione di lungo termine per una piena realizzazione dei diritti delle donne e dei principi fondamentali della parità di genere nell’Unione Europea. Ciò trova conferma inoltre nel nostro impegno a integrare la prospettiva della dimensione di genere in tutte le politiche.”

Per approfondire:

COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 15 NOVEMBRE 2024: DICHIARAZIONE DELLA VICEPRESIDENTE JOUROVÁ E DEI COMMISSARI SCHMIT E DALLI IN OCCASIONE DELLA GIORNATA EUROPEA DELLA PARITÀ RETRIBUTIVA

 In occasione della Giornata europea della parità retributiva 2024 ribadiamo il nostro impegno a costruire un’Europa in cui le donne e le ragazze possano prosperare e in cui il loro contributo al mercato del lavoro sia pienamente valorizzato.

Nell’Unione europea le donne continuano a guadagnare meno degli uomini, con un divario retributivo medio di genere che per il terzo anno consecutivo si attesta nell’UE a circa il 13%. Ciò significa che, per ogni euro percepito da un uomo, la retribuzione di una donna è pari 0,87 €. 

Tale divario retributivo di genere si traduce in una differenza di circa un mese e mezzo di salario all’anno. Considerando questa perdita di reddito, la Giornata europea per la parità retributiva, che cade il 15 novembre, vuole indicare simbolicamente l’inizio del periodo in cui le donne nell’Unione europea cominceranno a “lavorare gratuitamente” fino al termine dell’anno. 

Si tratta di un evento simbolico finalizzato a migliorare la sensibilizzazione sul divario retributivo di genere.

INIZIATIVE UE SULLA PARITÀ RETRIBUTIVA

La strategia per la parità di genere 2020-2025, pubblicata nel marzo 2020, ha presentato obiettivi ed azioni finalizzati a progredire verso un’Europa equa sotto il profilo del genere. 

Nel corso di questo mandato la Commissione ha compiuto progressi significativi nelle politiche in materia di parità di genere, anche grazie all’adozione di diversi atti legislativi fondamentali per l’emancipazione e la protezione delle donne.

Nel dicembre 2022 è entrata in vigore la direttiva sull’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società, la cui data di recepimento è il 28 dicembre 2024. 

Entro tale data la direttiva dovrà essere pienamente recepita nelle legislazioni nazionali e l’avvenuto recepimento notificato alla Commissione.

Nel giugno 2023 sono entrate in vigore le misure della direttiva sulla trasparenza retributiva, che prevedono trasparenza e un’applicazione efficace del principio della parità retributiva tra donne e uomini, come pure il miglioramento dell’accesso alla giustizia per le vittime della discriminazione retributiva.

Nell’ottobre 2022 è stata adottata la direttiva dell’UE relativa a salari minimi adeguati per promuovere salari minimi tali da consentire ai lavoratori dell’Unione di vivere dignitosamente ovunque sia il loro posto di lavoro. Gli Stati membri sono tenuti a recepire queste nuove norme nel diritto nazionale entro oggi, 15 novembre.

Nel settembre 2022 la Commissione ha presentato la strategia europea per l’assistenza nell’intento di garantire servizi di assistenza di qualità, accessibili e a costi sostenibili in tutta l’Unione Europea. 

La strategia è corredata di due raccomandazioni per gli Stati membri: una relativa alla revisione degli obiettivi di Barcellona in materia di educazione e cura della prima infanzia e l’altra relativa all’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili.

Entro agosto 2022 gli Stati membri dovevano recepire la direttiva sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare con l’obiettivo di affrontare la sottorappresentazione delle donne nel mercato del lavoro e la ripartizione iniqua delle responsabilità di assistenza tra uomini e donne, migliorando l’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza che lavorano.

Nel giugno 2024 la Commissione ha pubblicato la relazione 2024 sull’adeguatezza delle pensioni, dove analizza in che modo le disparità retributive, le interruzioni di carriera per motivi di assistenza e il lavoro a tempo parziale nel corso della vita lavorativa si traducano in un divario pensionistico di genere per cui le pensioni delle donne risultano tuttora inferiori del 25% rispetto a quelle degli uomini.

Nel corso del 2023 la Commissione Europea ha condotto una campagna di comunicazione per contrastare gli stereotipi di genere.  

La campagna #EndGenderStereotypes, destinata ai giovani adulti, ha utilizzato soprattutto i social media, ma si è avvalsa anche di influencer e altri mezzi di comunicazione. La campagna ha affrontato gli stereotipi di genere in diversi ambiti della vita, quali le scelte professionali, la condivisione delle responsabilità di assistenza e il processo decisionale.

CONTESTO

Nove europei su dieci – donne e uomini – ritengono inaccettabile che le donne siano retribuite meno degli uomini quando svolgono lo stesso lavoro o un lavoro di pari valore. 

La maggior parte dei lavoratori europei è favorevole a rendere pubblici i salari medi per tipo di lavoro e genere erogati nelle rispettive aziende.

Le disparità retributive sono ampiamente influenzate dalla persistenza di stereotipi di genere. Le donne e le ragazze tendono a seguire percorsi professionali spesso meno retribuiti e a farsi carico, all’interno della coppia, della maggior parte delle responsabilità domestiche e di assistenza all’infanzia. 

Di conseguenza, si trovano ad affrontare problemi maggiori per conciliare vita professionale e personale, essendo talvolta scoraggiate a perseguire una carriera lavorativa.  

A ciò si aggiunge la mancanza di strutture di assistenza adeguate per i bambini, gli anziani e le persone con disabilità. 

Si stima che 7.7 milioni di donne non abbiano un lavoro retribuito a causa delle responsabilità di assistenza di cui si fanno carico.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI

SOSTEGNO DALL’EUROPA ALLE INIZIATIVE STEP 2025

Per il 2025 il Consiglio europeo per l’innovazione (CEI), che fa parte del Programma di ricerca e innovazione dell’UE Orizzonte Europa prevede un finanziamento  alla ricerca europea in deep tech ed alle imprese start-up ad alto potenziale pari a 1,4 miliardi di €; ed il programma di lavoro 2025 del CEI, adottato ieri dalla Commissione UE, prevede un aumento degli investimenti di quasi 200 milioni di € rispetto al 2024.

Iliana Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani

 In proposito Iliana Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato: “Il Consiglio Europeo per l’Innovazione si è rivelato fondamentale per il supporto alle innovazioni pioneristiche da parte dell’UE. Nel 2025 il CEI promuoverà le tecnologie deep tech dell’UE grazie a risorse ancora più consistenti, che ammontano a 1,4 miliardi di € provenienti da Orizzonte Europa, il nostro programma di ricerca e innovazione.  Il sostegno mirato, in particolare attraverso l’invito alle iniziative STEP, contribuirà a colmare le carenze critiche di finanziamento e a costruire un ecosistema dell’innovazione più solido e resiliente in Europa.

Per approfondire: COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 29 OTTOBRE 2024: NEL 2025 IL CONSIGLIO EUROPEO PER L’INNOVAZIONE INVESTIRÀ 1,4 MILIARDI DI € IN TECNOLOGIE DEEP TECH E NELL’ESPANSIONE DELLE TECNOLOGIE STRATEGICHE

Il prossimo anno il Consiglio europeo per l’innovazione (CEI), che fa parte del Programma di ricerca e innovazione dell’UE Orizzonte Europa, sosterrà la ricerca europea in deep tech e le imprese start-up ad alto potenziale con 1,4 miliardi di €.

Il programma di lavoro 2025 del CEI, adottato oggi dalla Commissione, prevede un aumento degli investimenti di quasi 200 milioni di € rispetto al 2024.

 Oltre a un bilancio più consistente, il programma di lavoro 2025 apporta diversi miglioramenti, tra cui un miglior accesso a finanziamenti azionari per scale-up attraverso il regime “scale-up” della piattaforma  per le tecnologie strategiche per l’Europa del CEI (STEP), introdotto in virtù del regolamento STEP

Previsti anche altri miglioramenti, basati sulle raccomandazioni del Comitato CEI. 

Per ulteriori informazioni consultare il comunicato stampa.

IN DISTRIBUZIONE IL NUMERO 4 DELLA RIVISTA QUALITÀ DI AICQ PER L’ANNO 2024

Con grande piacere annuncio che è in distribuzione in questi giorni ai Soci di AICQ – Associazione Italiana Cultura Qualità, il numero 4 della Rivista Qualità di AICQ per l’anno 2024.

Di seguito la pagina con il mio Editoriale dal titolo “#eraandroide” e le mie interviste all’ingegnere Luigi Gaggeri e al Dott. Cristian Sfolzini, Presidente di AICQ Centronord.

-Editoriale “#eraandroide;

Intervista all’ingegnere Luigi Gaggeri;

Intervista al Dott. Cristian Sfolzini, Presidente di AICQ Centronord.

Con l’occasione, auguro una buona lettura!

NUOVE INIZIATIVE FORMATIVE DI NOVEMBRE 2024

Sono disponibili in FormaSfera per le iscrizioni (urly.it/3a3p4), i prossimi corsi di formazione on – line da me organizzati con la Fondazione Forense del COA di Milano, accreditati per la formazione continua.

Vi aspetto numerosi con le seguenti iniziative programmate.

  • CICLO DI INCONTRI – La partecipazione al ciclo di incontri consente l’attribuzione di n. 6 crediti formativi di cui n. 1 in materia obbligatoria

Locandina dei corsi: qui

Quota di partecipazione – 120 euro da effettuare su Sfera

“LEADERSHIP, COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE DELLO STUDIO: Corso di formazione ed aggiornamento professionale per Avvocati e Praticanti”  (5-12-19 NOVEMBRE 2024, ORE 14:00-18:00, WEBINAR SU ZOOM)

Si discuterà dell’importanza delle risorse umane come fattore critico di successo per le organizzazioni moderne, in quanto il capitale umano incide sulla reputazione e sul successo dell’azienda. Le persone che lavorano per l’organizzazione, sia internamente che esternamente, rappresentano il “brand” e sono il primo contatto con i clienti. Il successo dipende dalla capacità dei leader di gestire relazioni con collaboratori di diverse generazioni, rispettando valori di welfare, inclusione e sostenibilità. Il ciclo di incontri organizzato dalla Fondazione Forense di Milano mira a sensibilizzare sull’importanza delle risorse umane, proponendo tecniche e soluzioni operative per valorizzarle, migliorare la performance e seguire le normative applicabili agli studi legali.

PRIMO INCONTRO – 05 NOVEMBRE 2024 ORE 14.00-18.00 – ESERCITARE LA LEADERSHIP DIRETTA E DELEGATA

Relatori e temi trattati:

Avv. Giovanna Raffaella Stumpo – Giornalista pubblicista, Formatore, Esperta in organizzazione, qualità e marketing legale

Leadership ed organizzazione della prestazione lavorativa:
– competenze chiave
– comunicare efficacemente visione e missione
– definire obiettivi strategici e manageriali
– costruire una relazione di guida e fiducia
– pensare i processi di delega e di controllo in ottica “smart”
– esercitarsi nella “buona governance”, nel rispetto di etica e sostenibilità

Dott.ssa Gisella Reda – Head of Marketing Communications and Corporate Culture – La Scala
Società tra Avvocati

Leadership al femminile – A che punto siamo con la parità? Sistema di gestione e certificazione secondo la UNi PdR 12

Avv. Marcello Giustiniani – Consigliere Delegato Bonelli Erede with Lombardi- Studio Legale

Case History e testimonianza

SECONDO INCONTRO -12 NOVEMBRE 2024 ORE 14.00-18.00 – GESTIRE E VALORIZZARE IL CAPITALE UMANO

Relatori e temi trattati:

Avv. Giovanna Raffaella Stumpo – Giornalista pubblicista, Formatore, Esperta in organizzazione, qualità e marketing legale

Realizzare l’allineamento delle persone di Studio:
– Reperire e selezionare le risorse
– Condividere le informazioni chiave
– Gestire, trattenere e sviluppare “il sapere”
– Favorire lo scambio delle idee, declinare compiti e tempi di sviluppo
– Coinvolgimento attivo, tecniche di teaming e coaching
– Promuovere la cultura delle pari opportunità e del rispetto di diversità ed inclusione

Dott.ssa Gabriella Ferraro – Business Coach, Trainer & People Development, Founder Sxolè

Guerra dei talenti, un insolito punto di vista

Dott.ssa Gaia Francieri – Global Head of Marketing – Grimaldi Alliance

Case History e testimonianza

TERZO INCONTRO -19 NOVEMBRE 2024 ORE 14.00-18.00 – VALORIZZARE LA LEADERSHIP ED IL CAPITALE UMANO

Relatori e temi trattati:

Avv. Giovanna Raffaella Stumpo – Giornalista pubblicista, Formatore, Esperta in
organizzazione, qualità e marketing legale

Riconoscere i Talenti e ricompensare i successi di Studio
– Ambiente di realizzazione dei processi di lavoro ed indagine di clima
– Bilancio delle competenze, responsabilizzazione e motivazione
– Percorsi di carriera, sistema retributivo e premiale
– Timesheet ed altri indicatori di performance
– Gestione delle diversità generazionali
– Politiche di welfare

Avv. Cinzia Preti – già Consigliera dell’Ordine degli Avvocati di Milano

Strumenti di comunicazione e modalità di relazione dentro e fuori i processi: social media
e risvolti deontologici

Dott.ssa Barbara Olivieri – Direttore Marketing e Business Development Gianni & Origoni

Case History e testimonianza

 

  • WEBINAR – la partecipazione all’evento consente l’attribuzione di n. 3 crediti formativi di cui n. 1 in materia obbligatoria.

Locandina del corso:  qui

Quota di partecipazione – 30 euro da effettuare su Sfera

L’EVOLUZIONE DEI LINGUAGGI E DEGLI STRUMENTI DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE DEL PROFESSIONISTA LEGALE – Webinar di formazione ed aggiornamento professionale per Avvocati e Praticanti (14 NOVEMBRE  2024 , ORE 14.30 – 17.30, WEBINAR SU ZOOM)

La professione forense sta subendo una rapida trasformazione, con cambiamenti nel linguaggio giuridico e l’adozione di nuove tecnologie di comunicazione e strumenti digitali. La pandemia ha accelerato l’uso di comunicazioni a distanza, imponendo agli avvocati la padronanza di nuovi strumenti e linguaggi. Un webinar della Fondazione dell’Ordine degli Avvocati di Milano esamina questi cambiamenti, evidenziando la necessità di aggiornare i paradigmi comunicativi e tecnologici nel contesto professionale e normativo attuale.

Temi e Relatori Trattati:
Comunicazione legale e regolamentazione: lo stato dell’arte
Avv. Ettore Traini, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Milano

Il linguaggio processuale nella riforma e nei suoi correttivifra chiarezza, sinteticità
e completezza
Avv. Chiara Imbrosciano, PhD – Studio Legale BMD Lex

Lo Smartphone è la penna del XXI Secolo: spunti e suggerimenti di videogrammatica
Dott. Francesco Facchini, Esperto in Mobile Jounrnalism

Le differenti tecniche di linguaggio, per la strategia di comunicazione dello Studio Legale
contemporaneo

Avv. Giovanna Raffaella Stumpo, Esperta in organizzazione, qualità ISO, comunicazione
e marketing legale

5 step della strategia di comunicazione, applicazioni per il mondo forense
Dott.ssa Stefania Savona, Consulente di brand strategy e comunicazione

Nuovi linguaggi, prodotti e dotazioni dell’Avvocato digitale
Avv. Franco Toffoletto, Studio Toffoletto De Luca Tamajo

FIRMATA LA CONVENZIONE QUADRO UE SULL’IA

In occasione della Conferenza informale dei Ministri della Giustizia del Consiglio d’Europa a Vilnius (Lituania) del 5 Settembre, la Commissione ha firmato la convenzione quadro del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale (IA) a nome dell’UE.

La Vicepresidente della Commissione UE, Věra Jourová, firma la Convenzione quadro sull’IA.

In linea con il regolamento dell’UE sull’IA la convenzione prevede un approccio comune per garantire un Sistema di tutele ad ampio raggio negli sviluppi e declinazioni applicative dell’IA. E comprende una serie di concetti chiave tratti dal regolamento, tra cui: 

  • approccio basato sul rischio, 
  • trasparenza lungo la catena del valore dei sistemi di IA e dei contenuti generati dall’IA, 
  • obblighi di documentazione dettagliata per i sistemi di IA identificati come ad alto rischio,
  • obblighi di gestione dei rischi, con possibilità anche sanzionatorie.

PER APPROFONDIRE: COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 5 SETTEMBRE 2024 – LA COMMISSIONE FIRMA LA CONVENZIONE QUADRO DEL CONSIGLIO D’EUROPA SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Oggi la Commissione ha firmato la convenzione quadro del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale (IA) a nome dell’UE. Si tratta del primo accordo internazionale giuridicamente vincolante sull’IA ed è pienamente in linea con il regolamento dell’UE sull’IA, la prima normativa globale in materia di IA al mondo.

La convenzione prevede un approccio comune per garantire che i sistemi di IA siano compatibili con i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto, consentendo nel contempo l’innovazione e la fiducia. 

Comprende una serie di concetti chiave tratti dal regolamento dell’UE sull’IA, tra cui un approccio basato sul rischio, trasparenza lungo la catena del valore dei sistemi di IA e dei contenuti generati dall’IA, obblighi di documentazione dettagliata per i sistemi di IA identificati come ad alto rischio e obblighi di gestione dei rischi con possibilità di introdurre divieti per i sistemi di IA considerati una chiara minaccia per i diritti fondamentali.

La firma è avvenuta in occasione della conferenza informale dei ministri della Giustizia del Consiglio d’Europa a Vilnius, Lituania. Tra le Parti negoziali figuravano l’UE, altri Stati membri del Consiglio d’Europa, la Santa Sede, Stati Uniti, Canada, Messico, Giappone, Israele, Australia, Argentina, Perù, Uruguay e Costa Rica. Il contributo di 68 rappresentanti internazionali della società civile, del mondo accademico, dell’industria e di altre organizzazioni internazionali ha inoltre garantito un approccio globale e inclusivo. 

La convenzione del Consiglio d’Europa firmata oggi fa parte dei più ampi sforzi dell’UE in materia di IA a livello internazionale, che comprendono discussioni in sede di G7, OCSE, G20 e Nazioni Unite.

La convenzione sarà attuata nell’UE mediante il regolamento sull’IA, che prevede norme armonizzate per l’immissione sul mercato, la diffusione e l’uso dei sistemi di IA, insieme ad altre normative pertinenti dell’UE, se necessario.

Dopo la firma, la Commissione elaborerà una proposta di decisione del Consiglio per concludere la convenzione. Anche il Parlamento europeo dovrebbe dare la sua approvazione. 

 Maggiori informazioni sono disponibili qui.

MASTER COMPLIANCE (ISO 37301) MODELLO 231/2001 E SOSTENIBILITA’ (CRSD)

Al Professionista interessato ai modelli organizzativi integrati con la gestione della cogenza volontaria, normativa o tecnica, anche in relazione al Dlgs. 231 ed alla sostenibilità, segnalo che sono aperte le iscrizioni alla II° edizione del Master organizzato da AICQ CN – Associazione Italiana Cultura Qualità Centro Nord (vedi qui) con modalità in presenza e in videoconferenza.

Il Master è articolato su 2 Corsi, per un totale complessivo di 4 Moduli interattivi, con esercitazioni, compiti e sessioni di esame. È propedeutico alla qualificazione delle competenze delle Figure professionali a norma ISO 11883 (Compliance Manager, Compliance Specialist, Compliance Technician).

Sede: Aicq Centro Nord – via Mauro Macchi 42, Milano

Date ed orari: 

  • Corso 1 – Compliance e 231: Venerdì 4 (ore 13.00 – 17.30) e Sabato 5 Ottobre 2024 (ore 8.30 -12.30); 
  • Corso 2 – Modello 231, Ambiente e Sostenibilità: Venerdì 8 (ore 13.00 – 17.30) e Sabato 23 Novembre 2024 (ore 8.30 – 12.30).

Docenti: 

Avv. Giovanna    Raffaella Stumpo
Dott. Giovanna Emilia Catto

           Ing. Giovanni Scalera

 

Per approfondire:

  • Programma del Master con dettaglio dei Moduli: vedi qui;
  • Profilo sintetico Docenti: vedi qui;
  • Modulo di iscrizione: vedi qui;

OGGI IN VIGORE IL REGOLAMENTO EUROPEO SULL’IA

Oggi entra in vigore il Regolamento sull’intelligenza artificiale volto a garantire che l’IA sviluppata ed utilizzata nell’UE sia affidabile ed offra garanzie per proteggere i diritti fondamentali dei cittadini. Per un mercato interno armonizzato nel ricorso all’IA nell’UE, incoraggiandone l’adozione, creando un ambiente favorevole all’innovazione e supportando i collegati investimenti.

In proposito Margrethe Vestager, Vicepresidente Esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “L’IA ha il potenziale per cambiare il nostro modo di lavorare e vivere; e promette enormi benefici per i cittadini, la nostra società e l’economia europea. L’approccio europeo alla tecnologia mette l’interesse dei cittadini al primo posto e garantisce il rispetto dei diritti di tutti. Grazie al Regolamento sull’IA, l’UE ha compiuto un passo importante per garantire che in Europa l’adozione delle tecnologie in materia di IA sia conforme alle norme dell’UE.”

Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha aggiunto: “Oggi l’Europa compie un importante passo che assicura la leadership dell’Europa in materia di IA affidabile. Con l’entrata in vigore del regolamento sull’IA, la democrazia europea pone in atto un quadro efficace, proporzionato e all’avanguardia nel mondo riguardo all’IA, contrastando i rischi che ne possono derivare e favorendo la fioritura delle start-up europee nel settore dell’IA. “

PER APPROFONDIRE: COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 1 AGOSTO 2024 ENTRA IN VIGORE LA LEGISLAZIONE EUROPEA SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Oggi entra in vigore il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale (IA), il primo atto legislativo comprensivo sull’intelligenza artificiale al mondo. 

Il Regolamento sull’IA è concepito per garantire che l’IA sviluppata e utilizzata nell’UE sia affidabile e offra garanzie per proteggere i diritti fondamentali dei cittadini; mira ad istituire un mercato interno armonizzato per l’IA nell’UE, incoraggiandone l’adozione e creando un ambiente favorevole all’innovazione e agli investimenti.

La maggior parte delle norme della legislazione sull’IA verrà applicata a partire dal 2 agosto 2026. Tuttavia, i divieti sui sistemi di IA che si ritiene rappresentino un rischio inaccettabile si applicheranno già dopo sei mesi, mentre le norme per i cosiddetti “modelli di IA per finalità generali” si applicheranno dopo 12 mesi.

Come “ponte” durante il periodo transitorio che precederà la piena attuazione del Regolamento, la Commissione ha varato il patto per l’IA. Tale iniziativa invita gli sviluppatori di IA ad adottare volontariamente gli obblighi fondamentali del Regolamento sull’IA prima dei termini legali.

Gli Stati membri hanno ora tempo fino al 2 agosto 2025 per designare Autorità nazionali competenti che vigilino sull’applicazione delle norme relative ai sistemi di IA e svolgano attività di vigilanza del mercato. 

L’ufficio per l’IA della Commissione sarà il principale Organo di attuazione del Regolamento sull’IA a livello dell’UE, oltre a monitorare le norme per i cosiddetti modelli di IA per finalità generali.

IN DISTRIBUZIONE IL NUMERO 3 DELLA RIVISTA QUALITA’ DI AICQ PER L’ANNO 2024

Con grande piacere annuncio che è in distribuzione in questi giorni ai Soci di AICQ – Associazione Italiana Cultura Qualità, il numero 3 della Rivista Qualità di AICQ per l’anno 2024.

Di seguito la pagina con il mio Editoriale dal titolo “#felicitàinternalorda”ed il mio articolo su “Bandi n.8 e 9/2024:Cassa Forense rinnova i finanziamenti di progetti collegati ai modelli organizzativi di Studio”

Con l’occasione, auguro una buona lettura!

Programma Europa digitale: la Commissione investirà oltre 210 milioni di € in cibersicurezza, capacità digitali e relativa tecnologia

La Commissione ha pubblicato oggi inviti a presentare proposte per un valore di oltre 210 milioni di € nell’ambito del programma Europa digitale (DEP) per proposte volte a rafforzare la cibersicurezza e le capacità digitali in tutta l’UE.

 In termini di cibersicurezza, 35 milioni di € saranno destinati a progetti di protezione dei grandi impianti industriali e delle infrastrutture critiche. Altri 12,8 milioni di € saranno investiti per istituire, sostenere e ampliare ulteriormente i centri operativi di sicurezza nazionali e transfrontalieri (SOC). 35 milioni di € saranno destinati alla diffusione di tecnologie e strumenti all’avanguardia in materia di cibersicurezza, mentre 20 milioni di € saranno destinati a sostenere gli Stati membri nell’attuazione della legislazione dell’UE e delle strategie nazionali in materia di cibersicurezza. Il termine per la presentazione delle domande per tutti questi finanziamenti connessi alla cibersicurezza è il 21 gennaio 2025.

Per quanto riguarda le capacità in materia di competenze digitali, 55 milioni di € saranno investiti in competenze digitali avanzate, per la progettazione e la realizzazione di programmi di istruzione superiore in settori chiave della tecnologia digitale. Per aiutare gli Stati membri a conseguire i traguardi e gli obiettivi del decennio digitale25 milioni di € saranno investiti in attività volte ad agevolare la realizzazione di diversi progetti multinazionali attraverso consorzi per un’infrastruttura digitale europea (EDIC). Altri 20 milioni di € sono destinati all’ulteriore sviluppo dei gemelli digitali locali europei (versioni digitali delle comunità locali). 8 milioni di € saranno investiti negli osservatori europei dei media digitali (EDMO) per finanziare il lavoro di poli regionali indipendenti volti ad analizzare e contrastare la disinformazione nei media digitali. Il termine per la presentazione delle domande per tutti questi finanziamenti connessi alle competenze digitali è il 21 novembre 2024.

Maggiori informazioni sul programma di lavoro del programma Europa digitale sulla cibersicurezza sono disponibili qui, mentre i dettagli sul programma di lavoro principale del programma Europa digitale si trovano qui. Maggiori informazioni sugli inviti a presentare proposte sono infine reperibili  qui. Un nuovo pacchetto di inviti verrà pubblicato l’anno prossimo, dopo l’adozione del programma di lavoro Europa digitale 2025-2027.

TECNOLOGIE VERDI, INNOVAZIONE E QUALITA’ DELLA RICERCA: LE VARIABILI STRATEGICHE E COMPETITIVE DELL’ UE

Negli ultimi 20 anni gli investimenti dell’UE in ricerca e innovazione sono aumentati, contribuendo in particolare alla competitività nelle tecnologie verdi e alla qualità complessiva della ricerca dell’UE. 

In proposito Iliana Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato: 

“Questa edizione della relazione su scienza, ricerca e innovazione rivela che in Europa dobbiamo intensificare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo di investire il 3% del PIL in ricerca e sviluppo e per fornire soluzioni innovative alle sfide che ci troviamo ad affrontare. 

Rafforzare le capacità scientifiche e tecnologiche dell’Europa e la complementarietà dell’azione a livello europeo, nazionale e regionale è fondamentale per la resilienza e la competitività attuali e a lungo termine.”

PER APPROFONDIRE: COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 27 GIUGNO 2024 RICERCA E INNOVAZIONE – LA COMMISSIONE DELINEA UN APPROCCIO PER UN’EUROPA PIÙ COMPETITIVA

La Commissione ha pubblicato oggi l’edizione 2024 della relazione sui risultati nel campo della scienza, della ricerca e dell’innovazione

Negli ultimi vent’anni gli investimenti dell’UE in ricerca e innovazione sono aumentati, contribuendo in particolare alla competitività nelle tecnologie verdi e alla qualità complessiva della ricerca dell’UE. 

La relazione evidenzia le 3 principali sfide che l’UE si trova ad affrontare in ambito di ricerca e innovazione: 

  1. sottoutilizzo degli ecosistemi di R&I, 
  2. divario in R&I tra Stati membri e 
  3. divario tecnologico rispetto ad altre Regioni del mondo. 

Per maggiori informazioni: consultare il comunicato stampa.