La Commissione europea ha approvato nei giorni scorsi, ai sensi delle norme in materia di aiuti di Stato, un regime da 2 miliardi di EUR che l’Italia ha messo a disposizione per la diffusione di reti mobili 5G ad alte prestazioni.
A seguito della valutazione positiva del piano italiano per la ripresa e la resilienza da parte della Commissione e della sua adozione da parte del Consiglio, tale regime sarà interamente finanziato dal dispositivo per la ripresa e la resilienza e resterà in vigore fino al 30 giugno 2026.
In proposito, Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: “Questo regime italiano da 2 miliardi di EUR, interamente finanziato dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, sosterrà la diffusione di reti mobili 5G ad alte prestazioni. In tal modo i consumatori e le imprese potranno accedere a servizi 5G di alta qualità, contribuendo alla crescita economica del paese e agli obiettivi strategici dell’UE relativi alla transizione digitale.”
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COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 26 APRILE 2022: Aiuti di Stato – la Commissione approva un regime da 2 miliardi di EUR che l’Italia ha predisposto nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza per sostenere la diffusione di reti mobili 5G
La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato, un regime da 2 miliardi di EUR che l’Italia ha messo a disposizione attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza per la diffusione di reti mobili 5G ad alte prestazioni.
La misura rientra nella strategia che l’Italia ha messo in atto per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese nel contesto della digitalizzazione del paese. Il regime contribuisce inoltre a conseguire gli obiettivi strategici dell’UE relativi alla transizione digitale.
La misura dello Stato italiano
A seguito della valutazione positiva del piano italiano per la ripresa e la resilienza da parte della Commissione e della sua adozione da parte del Consiglio, il regime sarà interamente finanziato dal dispositivo per la ripresa e la resilienza e resterà in vigore fino al 30 giugno 2026. Il piano italiano per la ripresa e la resilienza comprende importanti progetti di investimento nel settore delle comunicazioni elettroniche, tra cui la diffusione di reti fisse e mobili efficienti. Il regime approvato oggi riguarda la diffusione delle reti fisse.
L’aiuto previsto nell’ambito del regime assumerà la forma di sovvenzioni dirette a favore dei fornitori di servizi di comunicazione elettronica.
La misura finanzierà la realizzazione:
- di reti di backhaul efficienti per collegare le stazioni di base mobili che, entro il 2026, ne saranno ancora sprovviste; e
- di stazioni di base necessarie alla fornitura di servizi mobili 5G che offrano una velocità minima di scaricamento di 150 Mbps e una velocità minima di caricamento di 30 Mbps nelle zone dell’Italia che, entro il 2026, non saranno servite da reti con velocità di scaricamento superiore a 30 Mbps.
Scopo del regime è garantire un’ampia disponibilità di reti ad alte prestazioni in grado di fornire agli utenti finali servizi di accesso a comunicazioni elettroniche affidabili e di alta qualità e di soddisfare le loro esigenze attuali e future.
Valutazione della Commissione
La Commissione ha valutato il regime in conformità delle norme dell’UE sugli aiuti di Stato, in particolare dell’art. 107, par. 3, lett. c), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che autorizza gli aiuti di Stato destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune Regioni economiche.
La Commissione ha rilevato che la misura:
- è necessaria e proporzionata per ovviare ai fallimenti del mercato, segnatamente al fatto che non esistono né sono previste reti mobili che soddisfino adeguatamente le esigenze degli utenti finali. L’esistenza di un fallimento del mercato è stata valutata attraverso la mappatura delle infrastrutture attualmente disponibili e di quelle previste e tramite una consultazione pubblica condotta dalle autorità italiane;
- ha un effetto di incentivazione, in quanto facilita la diffusione e il funzionamento di reti mobili ad alte prestazioni che gli operatori privati non sono disposti a realizzare a causa dei costi elevati, non controbilanciati da un livello adeguato di entrate previste.
Il regime prevede salvaguardie sufficienti per garantire che eventuali distorsioni indebite della concorrenza siano limitate e che l’aiuto non alteri le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse. In particolare, tutti i beneficiari del regime saranno selezionati mediante una procedura di gara aperta, trasparente e non discriminatoria.
Inoltre l’Italia incoraggerà anche il riutilizzo delle infrastrutture esistenti.
Infine, la misura favorisce la concorrenza in quanto garantisce l’accesso all’ingrosso alle reti sovvenzionate.
Sulla base di tali elementi, la Commissione ha concluso che il regime è in linea con le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato.
Contesto
Tutti gli investimenti e le riforme che comportano aiuti di Stato previsti dai piani nazionali per la ripresa e la resilienza presentati nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza devono essere notificati alla Commissione per approvazione preventiva, a meno che non soddisfino le condizioni di esenzione per categoria in materia di aiuti di Stato.
La Commissione valuta in via prioritaria le misure che fanno parte dei piani nazionali per la ripresa presentati nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza e, per facilitare la rapida attuazione del dispositivo, ha fornito orientamenti e sostegno agli Stati membri nelle fasi preparatorie dei piani nazionali. Allo stesso tempo, nel processo decisionale la Commissione si accerta che le norme applicabili in materia di aiuti di Stato siano rispettate, al fine di garantire la parità di condizioni nel mercato unico e assicurarsi che i fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza siano utilizzati in modo da ridurre al minimo le distorsioni della concorrenza e non escludere gli investimenti privati.
La connettività a banda larga riveste un’importanza strategica per la crescita e l’innovazione in tutti i comparti dell’economia, così come ai fini della coesione sociale e territoriale. La misura notificata dall’Italia contribuisce inoltre agli obiettivi strategici dell’UE definiti nella comunicazione Gigabit, nella comunicazione “Plasmare il futuro digitale dell’Europa”, nella comunicazione sulla bussola per il digitale e nella proposta della Commissione relativa a una decisione che istituisce il programma strategico per il 2030 “Percorso per il decennio digitale”.
Per ulteriori informazioni
La versione non riservata della decisione sarà consultabile sotto il numero SA.100557 nel registro degli aiuti di Stato sul sito web della DG Concorrenza della Commissione una volta risolte eventuali questioni di riservatezza.
Le nuove decisioni relative agli aiuti di Stato pubblicate su Internet e nella Gazzetta Ufficiale figurano nel Bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di concorrenza (Competition Weekly e-News).