
IN DISTRIBUZIONE IL NUMERO 1 DELLA RIVISTA QUALITA’ DI AICQ PER L’ANNO 2024

L'Avvocato della Qualità
Dal 27 marzo è in vigore la Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio 28 Febbraio 2024 n.2024/825/UE (che modifica le Direttive n. 2007/29/CE e n. 2022/83/UE per quanto riguarda la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione), che gli Stati Membri sono tenuti a recepire entro marzo 2026.
Con la nuova Direttiva saranno meglio garantiti i diritti dei consumatori ad avere informazioni più trasparenti ed effettivamente corrette quanto a provenienza e “sostenibilità” dei prodotti offerti per l’acquisto, oltrechè sulla loro reale durevolezza e riparabilità.
In proposito, la Vicepresidente per i Valori e la trasparenza Věra Jourová ha dichiarato: “Responsabilizzare i consumatori per la transizione verde significa fornire ai cittadini europei gli strumenti per compiere scelte informate e impedire l’uso nel mercato unico di pratiche quali il greenwashing e l’obsolescenza precoce.”
Il Commissario per la Giustizia Didier Reynders ha aggiunto: “Grazie a queste nuove norme, i consumatori otterranno le risposte ai loro interrogativi, ad esempio: “il prodotto che voglio acquistare sarà davvero sostenibile? Scelgo un prodotto progettato per durare? L’asserzione ambientale fornita su questo prodotto è affidabile?” Si tratta di un’ottima notizia per chi desidera coinvolgere tutti i consumatori nella transizione verde.“
Per approfondire, vai al: COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 27 MARZO 2024: Entrano in vigore le nuove norme dell’UE sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde
Oggi entra in vigore la nuova normativa dell’UE sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde.
Ciò significa che prima di acquistare un prodotto i consumatori otterranno informazioni migliori e più armonizzate sulla sua durabilità e riparabilità.
I consumatori saranno inoltre meglio informati sui loro diritti di garanzia legale.
Inoltre, sarà vietato formulare asserzioni ambientali vaghe; il che significa che le imprese non potranno più dichiarare di essere “verdi” o “rispettose dell’ambiente” se non sono in grado di dimostrare di esserlo realmente.
Ancora, non sarà più ammesso esporre loghi volontari inattendibili relativi alla sostenibilità.
Saranno inoltre vietate le pratiche commerciali sleali legate all’obsolescenza precoce, come le false dichiarazioni sulla durabilità di un bene.
Gli Stati membri dell’UE sono tenuti a recepire la Direttiva nel diritto nazionale entro martedì 27 marzo 2026.
Le norme si applicheranno a decorrere dal 27 settembre 2026.
Maggiori informazioni sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde sono disponibili online.
Il 6 marzo 2024 la Vicepresidente Jourová ha aperto l’evento ad alto livello “Donne nella vita pubblica”, organizzato dalla Commissione a Bruxelles nel contesto delle prossime elezioni del Parlamento europeo. Diverse tavole rotonde hanno concentrato la loro attenzione sulle sfide cui devono far fronte le donne in politica, nel giornalismo e nella società civile.
Le donne continuano ad essere sottorappresentate in politica e gli studi confermano che se l’attuale lentezza dei cambiamenti persiste, entro il 2050 la percentuale di donne in posizione dirigenziale sul luogo di lavoro raggiungerà solo il 30%.
La Commissione, in occasione della giornata internazionale della donna, riconferma il sostegno agli Stati membri nello sviluppo e nell’attuazione di strategie più efficaci per aumentare il numero di donne nelle posizioni decisionali (ad es. l’introduzione di liste elettorali equilibrate sotto il profilo del genere, che portino a politiche migliori, a una cultura non discriminatoria e non sessista ed a democrazie più forti che rispondano meglio alle diverse esigenze sociali).
Per approfondire, vai al: COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 7.3.2024: DICHIARAZIONE DELLA COMMISSIONE E DELL’ALTO RAPPRESENTANTE IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
In occasione della Giornata internazionale della donna, la Commissione europea e l’Alto rappresentante/Vicepresidente rilasciano la seguente dichiarazione: “Attualmente la percentuale di donne nel mondo politico è ancora lungi dall’essere rappresentativa delle nostre diverse società. La percentuale complessiva di donne che siedono alle camere uniche o basse dei parlamenti è oggi mediamente del 33 % negli Stati membri dell’UE e del 26,5% a livello mondiale. Dobbiamo continuare a fare di più per ispirare e promuovere l’inclusione delle donne in politica. Il 2024 è un anno storico sul piano elettorale: in tutto il mondo oltre 4 miliardi di persone saranno invitate a esprimere il loro voto, tra cui oltre 400 milioni di cittadini e cittadine dell’UE che voteranno alle elezioni del Parlamento Europeo a giugno. In occasione di questa Giornata internazionale della donna riconosciamo il coraggioso attivismo delle suffragette europee che si sono battute per il diritto di voto quando questo era il privilegio degli uomini, e di tutte le donne, in tutta la loro diversità, che contribuiscono a plasmare una società più equa e paritaria.
Purtroppo in molte parti del mondo le donne non possono ancora partecipare alla vita pubblica e in alcuni contesti sono completamente escluse dal processo decisionale e dallo spazio pubblico. In tutte le società le donne continuano a subire discriminazioni e sono più esposte al rischio di violenza online e offline. Questo fatto è particolarmente grave per le donne in politica, le giornaliste e le attiviste, in particolare quelle che si battono per la difesa dei diritti umani. In quest’anno di elezioni incoraggiamo ovunque tutte le donne, anche le giovani, a esercitare il loro diritto di voto, rivendicare il loro spazio nella società e sentirsi in grado di partecipare alla vita politica”.
CONTESTO
Il tema generale della Giornata internazionale della donna del 2024 è “Ispirare l’inclusione“, in linea con il tema di quest’anno delle Nazioni Unite “Investire nelle donne: accelerare il progresso”. La partecipazione delle donne nella società è essenziale, anche nelle posizioni decisionali.
Il 6 marzo 2024 la Vicepresidente Jourová ha aperto l’evento ad alto livello “Donne nella vita pubblica”, organizzato dalla Commissione a Bruxelles nel contesto delle prossime elezioni del Parlamento europeo.
Diverse tavole rotonde hanno concentrato la loro attenzione sulle sfide cui devono far fronte le donne in politica, nel giornalismo e nella società civile. I partecipanti hanno discusso del motivo per cui le donne decidono di lasciare posizioni pubbliche, e hanno individuato soluzioni concrete per porre fine a questa tendenza, anche con il coinvolgimento delle piattaforme mediatiche, degli organismi di regolamentazione e dei partiti politici.
Le donne continuano a essere sottorappresentate in politica.
Nel 2023 solo sei Stati membri avevano raggiunto un equilibrio di genere superiore al 40% tra i loro parlamentari, mentre in sette Stati membri le donne parlamentari erano meno del 25%.
Al Parlamento europeo si è prossimi a un equilibrio di genere di 40% di donne e 60% di uomini.
A gennaio 2024 solo cinque Stati membri su 27 avevano capi di Stato di sesso femminile. A livello mondiale le donne detengono appena il 26,7% dei seggi parlamentari, il 35,5% dei seggi delle amministrazioni locali e solo il 28,2% delle posizioni dirigenziali sul luogo di lavoro.
Se l’attuale lentezza dei cambiamenti persiste, entro il 2050 la percentuale di donne in posizione dirigenziale sul luogo di lavoro raggiungerà solo il 30%. La Commissione sosterrà gli Stati membri nello sviluppo e nell’attuazione di strategie più efficaci per aumentare il numero di donne nelle posizioni decisionali, ad esempio l’introduzione di liste elettorali equilibrate sotto il profilo del genere, che portino a politiche migliori, a una cultura non discriminatoria e non sessista e a democrazie più forti che rispondano meglio alle diverse esigenze sociali.
Oggi inoltre la Commissione ha pubblicato la relazione 2024 sulla parità di genere nell’UE, che offre una panoramica dei progressi compiuti nell’attuazione della strategia per la parità di genere 2020-2025. La maggior parte delle azioni previste dalla strategia è già stata realizzata. La prima Commissione guidata da una donna e composta da un collegio dei commissari equilibrato sotto il profilo del genere e la prima Commissaria per l’Uguaglianza sono riuscite a porre la parità di genere al centro dell’Agenda dell’UE.
La Commissione ha inoltre conseguito progressi sostenibili, raggiungendo un equilibrio di genere a tutti i livelli dirigenziali.
Al 1º marzo 2024 il 48,5 % di tutte le posizioni dirigenziali in seno alla Commissione è occupato da donne.
La svolta più recente è l’accordo politico raggiunto il 6 febbraio 2024 tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta della Commissione di direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica. Questa direttiva è il primo strumento giuridico completo a livello dell’UE per contrastare la violenza contro le donne, ancora troppo dilagante.
La direttiva configura come reato in tutta l’UE determinate forme di violenza contro le donne, commesse sia offline che online. Le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati costituiranno reati a sé stanti. Costituiranno reato anche le forme più diffuse di violenza online, tra cui la condivisione non consensuale di immagini intime (compresi i deepfake), lo stalking online, le molestie online, l’incitamento all’odio misogino e il “cyber-flashing”.
La direttiva prevede inoltre misure esaustive per la protezione delle vittime, l’accesso alla giustizia e il sostegno, quali case rifugio, centri anti-stupro e linee di assistenza telefonica. Le vittime di tutte le forme di violenza contro le donne che configurano reato a livello nazionale potranno beneficiare di tali misure.
Gli ultimi quattro anni sono stati caratterizzati da diverse importanti tappe legislative che promuovono la parità di genere.
Appena un anno dopo l’adozione della strategia per la parità di genere, nel marzo 2021, la Commissione ha presentato una proposta di direttiva volta a rafforzare il principio della parità di retribuzione attraverso la trasparenza retributiva e i relativi meccanismi di applicazione.
Nel dicembre 2022 è stato raggiunto in tempi record un accordo politico sulla direttiva sulla trasparenza retributiva, che ha spianato la strada all’adozione della direttiva nel maggio 2023.
Le nuove norme in materia di trasparenza e mezzi di tutela contribuiranno a garantire che il principio della parità di retribuzione per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore, sancito dal trattato dal 1957, diventi infine una realtà sul campo.
Dall’agosto 2022 hanno iniziato ad applicarsi in tutta l’UE i nuovi diritti in materia di equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza.
Nel settembre 2022 la Commissione ha proposto una strategia europea per l’assistenza, collegata a nuovi obiettivi in materia di istruzione e cura della prima infanzia per rafforzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
Nel novembre 2022, dieci anni dopo la proposta della Commissione, è stata adottata la direttiva riguardante il miglioramento dell’equilibrio di genere fra gli amministratori delle società quotate. Questa nuova normativa dell’UE contribuirà a eliminare le barriere che ostacolano l’avanzamento di carriera delle donne.
L’8 marzo 2023 la Commissione ha lanciato la campagna #EndGenderStereotypes, durata tutto l’anno scorso, che ha invitato i partecipanti a rivelare e mettere in discussione gli stereotipi di genere nelle scelte di carriera, nelle responsabilità di assistenza e nel processo decisionale.
Nell’ottobre 2023 la Commissione è diventata Parte della convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (la convenzione di Istanbul).
L’UE è ora vincolata da norme ambiziose e globali per prevenire e combattere la violenza contro le donne nel settore della cooperazione giudiziaria in materia penale, dell’asilo e del non-refoulement, nonché per quanto riguarda la sua pubblica amministrazione. Ciò comprende finanziamenti, politiche e misure legislative.
Nell’autunno 2023 la Commissione ha istituito una rete dell’UE per la prevenzione della violenza di genere e della violenza domestica, che offre agli Stati membri e alle parti interessate lo spazio per discutere questioni nuove ed emergenti in materia di prevenzione della violenza e scambiare conoscenze e buone prassi.
Nel 2024 la Commissione presenterà una raccomandazione sulla prevenzione e la lotta contro le pratiche lesive a danno delle donne e delle ragazze, che individuerà le azioni che gli Stati membri potrebbero intraprendere sul campo per contrastare pratiche lesive quali le mutilazioni genitali femminili, la sterilizzazione forzata, l’aborto forzato e i matrimoni precoci e forzati.
Nel corso degli anni la Commissione ha finanziato, attraverso il programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori, progetti e organizzazioni che promuovono la parità di genere e contrastano la violenza di genere.
Tutti i progetti finanziati da questo programma devono essere concepiti tenendo conto della parità di genere e della non discriminazione. Attualmente sono aperti due inviti a presentare proposte, per un totale complessivo fino a 35 milioni di €, per prevenire la violenza di genere e sostenere le vittime e affrontare le cause del divario di genere nell’assistenza e attuare la direttiva sulla trasparenza retributiva.
Si sono registrati progressi anche nell’azione esterna dell’UE. Promuovere la parità di partecipazione e leadership delle donne è una delle priorità del piano d’azione sulla parità di genere III nell’azione esterna dell’UE.
Rafforzare la voce e la leadership delle giovani donne nel processo politico e decisionale è anche una priorità del primo piano d’azione per i giovani nell’azione esterna dell’UE.
Una delle sue iniziative faro, l’iniziativa “Donne e giovani nella democrazia”, si concentra sul rafforzamento dei diritti, dell’emancipazione e della partecipazione alla vita pubblica e politica dei giovani e delle donne in quanto attori chiave dello sviluppo e del cambiamento.
Il 14 marzo, nel quadro della Commissione sulla condizione femminile che si terrà a New York, sarà varata la componente “Partecipazione politica delle donne” con una dotazione di 11,5 milioni di €.
Nel novembre 2023 la Commissione e l’Alto rappresentante hanno pubblicato la relazione intermedia comune sull’attuazione del piano d’azione dell’UE sulla parità di genere, incentrata sui risultati dell’azione esterna dell’UE per la parità di genere e l’emancipazione delle donne e delle ragazze. Dall’adozione del piano d’azione sulla parità di genere III, tre anni fa, sono stati avviati nuovi importanti iniziative e programmi dell’UE a livello mondiale, regionale e nazionale, tra cui diverse iniziative Team Europa a sostegno dell’emancipazione delle donne e delle ragazze, in particolare per quanto riguarda la salute sessuale e riproduttiva, i diritti alla parità di accesso a un’istruzione di qualità e l’accesso ai finanziamenti per le giovani imprenditrici.
Nel 2021 l’UE ha rinnovato il suo impegno a favore della tabella di marcia 2021-2025 prevista nell’“Invito ad agire a favore della protezione dalla violenza di genere in situazioni di emergenza”, lanciato nel 2013.
Si tratta di un’iniziativa globale volta ad attuare cambiamenti strutturali nel sistema umanitario per contrastare la violenza di genere.
Per ulteriori informazioni
Relazione 2024 sulla parità di genere nell’UE
Portale per il monitoraggio della strategia per la parità di genere
Promuovere la parità di genere
Parità tra donne e uomini nel processo decisionale
EIGE – Banca dati statistici in materia di genere
Videomessaggio della Presidente von der Leyen dall’evento “Donne nella vita pubblica”
A breve riprenderanno i miei corsi formativi dell’anno 2024 in collaborazione con la Fondazione Forense del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati accreditati per la formazione continua, sulle competenze trasversali e le soft skills dell’Avvocato.
Vi presento i primi 4 Webinar, in programma a Marzo ed Aprile 2024, già pubblicati su FormaSfera e disponibili per le iscrizioni (vedi qui: FormaSFERA).
***
Mercoledì 13 Marzo 2024 (ore 14.30 -18.00)
ORGANIZZAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLO STUDIO LEGALE
Saranno presentati i due diversi standard UNI 11871:2022 e UNI EN ISO 9001:2015 che consento allo Studio Legale di realizzare un Sistema di Gestione per la Qualità e di conseguire la collegata Certificazione.
Con case histories di Referenti di 2 Studi che hanno seguito il percorso organizzativo e la certificazione ora a norma UNI ora a norma UNI EN ISO.
Saranno anche presentati da Cassa Forense i risultati dei bandi di finanziamento erogati del 2022 e 2023 con l’anticipazione di quelli previsti per il 2024.
Co Docenti:
-Avv. Claudio Acampora,
-Avv. Marco Sergio,
-Avv. Andrea Fioretti,
-Avv. Sebastiano Zimmiti
Prezzo – Euro 50,00
Crediti Formativi – 3 (di cui 1 in materia obbligatoria)
Mercoledì 19 Marzo 2024 (ore 14.00 -18.00)
IL RUOLO DELL’AVVOCATO NELLE RELAZIONI CON TUTTE LE PARTI INTERESSATE ALLA LUCE DEL CDF
Saranno illustrati principi ed articoli del Codice Deontologico Forense vigente, che si ispira alla deontologia forense e pone il Professionista al centro di tutte le relazioni rilevanti (con il Cliente e l’Assistito, il Comparto giustizia, i Colleghi e le Istituzioni, i suoi diversi pubblici e la società contemporanea).
Con un focus mirato sulla regolamentazione (e relative evoluzioni nel tempo) del MARKETING LEGALE.
Co Docenti:
-Avv. Giovanni Briola,
-Avv. Ettore Traini,
-Avv. Cristina Bellini
Prezzo – Euro 30,00
Crediti formativi – 3 (di cui 2 in materia obbligatoria)
***
Martedì 16 Aprile 2024 (ore 14.30 -18.00)
LEADERSHIP GENTILE E TECNICHE DI TEAMBUILDING IMPRONTATE ALLA HUMAN SATISFACTION
Sara’ analizzato il rilievo del nuovo approccio umanocentrico nel rapporto con il Cliente e nella relazione con le Risorse in Studio alla luce delle più recenti evoluzioni del teambuilding e delle tecniche manageriali, di valorizzazione dei talenti e rispetto delle diversità anche generazionali, oltrechè secondo la più moderna psicologia del lavoro.
Con esempi, casi pratici e case history di uno Studio Legale particolarmente attento nell’esercizio della Leadership di tali dimensioni valoriali rilevanti.
Co Docenti:
Dott.ssa Biancamaria Cavallini, Psicologa del lavoro
Avv. Franco Toffoletto
Prezzo – Euro 40,00
Crediti Formativi – 3
Martedì 30 Aprile 2024 (ore 14.30 -18.00)
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA COMPLIANCE
Saranno approfonditi i requisiti dello standard UNI ISO 37301:2022 che consente di realizzare un Sistema di Gestione per la Compliance in Azienda e in Studio e relativa certificazione; anche in collegamento ad altri Sistemi di Gestione e Modelli organizzativi, ivi compreso il MOG 231/01.
Con un focus mirato sulle figure deputate alla gestione/valutazione della Compliance (i.e. Compliance Manager, Compliance Specialist, Compliance Technician, Compliance Auditor) ed approfondimento sulle certificazioni; di Sistema e delle Competenze professionali.
Co Docenti:
Avv. Emanuele Montemarano
Dott.ssa Irene Uccello
Dott. Andra Carlo Baldin
Prezzo – Euro 40,00
Crediti Formativi – 3