COMMISSIONE UE (ED EUROPEI) IN DIFESA DEL BENESSERE DEGLI ANIMALI

Secondo le indagini della Commissione UE (Eurobarometro 2023) un’ampia maggioranza di europei (l’84 %) ritiene che nel proprio Paese il benessere degli animali d’allevamento debba essere protetto meglio di quanto non lo sia attualmente. 

Ed oltre il 90 % degli Europei ritiene che le pratiche agricole e di allevamento debbano soddisfare determinati requisiti etici di base, quali: fornitura di sufficiente spazio, cibo e acqua agli animali, ambienti adatti alle loro esigenze (fango, paglia, ecc.) e garanzia di un trattamento corretto.

In proposto Stella Kyriakides, Commissaria UE per la Salute e la sicurezza alimentare ha dichiarato: “Da oltre 40 anni l’Europa si è fatta orgogliosamente promotrice di alcuni tra i più elevati standard al mondo in materia di benessere degli animali e questi sforzi rimangono per noi prioritari. Migliorare il benessere degli animali significa migliorare la salute degli animali e la qualità dei nostri prodotti alimentari. Per questo motivo stiamo lavorando per migliorare le norme dell’UE in materia di benessere degli animali, in linea con i più recenti dati scientifici ed in modo compatibile con il funzionamento del settore agricolo e zootecnico. Continueremo a sostenere standard quanto più possibile elevati, nell’UE e a livello internazionale, garantendo al contempo che nessuno sia lasciato indietro”.

La protezione del benessere degli animali è dunque essenziale per gli Europei: lo dimostrano i risultati di un’indagine Eurobarometro 2023. 

PER APPROFONDIRE: COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 19 OTTOBRE 2023 – L’EUROBAROMETRO EVIDENZIA QUANTO SIA IMPORTANTE IL BENESSERE DEGLI ANIMALI PER GLI EUROPEI

La protezione del benessere degli animali è essenziale per gli europei: lo dimostrano i risultati di un’indagine Eurobarometro pubblicati oggi. 

Da oltre 40 anni la Commissione è impegnata a favore del benessere degli animali, migliorando progressivamente il loro benessere e adottando alcune tra le più stringenti normative mondiali in materia. Questo sondaggio evidenzia l’importanza di questo tema per i cittadini di tutta l’UE.

Un’ampia maggioranza di europei (l’84 %) ritiene che nel proprio Paese il benessere degli animali d’allevamento debba essere protetto meglio di quanto non lo sia attualmente. Molto simile (83 %) la quota degli europei favorevoli a limitare il tempo di trasporto degli animali. Quasi tre quarti degli intervistati (il 74 %) sono favorevoli a una migliore protezione del benessere degli animali da compagnia nel proprio Paese.

Oltre il 90 % degli europei ritiene che le pratiche agricole e di allevamento debbano soddisfare determinati requisiti etici di base, quali: fornitura di sufficiente spazio, cibo e acqua agli animali, ambienti adatti alle loro esigenze (fango, paglia, ecc.) e garanzia di un trattamento corretto. L’indagine ha inoltre evidenziato un elevato livello di preoccupazione per il benessere degli animali nei macelli. 

Tre quarti degli intervistati hanno infatti giudicato inaccettabile la pratica di uccidere i pulcini maschi appena uscito dal guscio, ed una stragrande maggioranza è favorevole al divieto di amputare alcune parti del corpo degli animali (code, orecchie, becchi, ecc.), a meno che non sia strettamente necessario ed avvenga sotto anestesia. 

Per quanto riguarda l’allevamento di animali da pelliccia, oltre la metà degli intervistati (57 %) ritiene che dovrebbe essere rigorosamente vietato nell’UE, mentre quasi un terzo (32 %) ritiene accettabile mantenerlo solo assicurando condizioni di benessere migliori.

Per quanto riguarda le importazioni di prodotti alimentari da Paesi terzi, oltre otto europei su dieci (l’84 %) ritengono che l’attuale situazione in materia di benessere degli animali debba cambiare, applicando le norme dell’UE in materia di benessere degli animali alle importazioni di alimenti o etichettando i prodotti in base agli standard applicati in fase di produzione.

Nonostante le interviste siano state condotte nel marzo 2023, quando i prezzi dei prodotti alimentari erano già molto elevati a causa dell’inflazione, il 60 % degli intervistati ha dichiarato di essere disposti a pagare di più per prodotti provenienti da sistemi di allevamento rispettosi del benessere degli animali. 

Circa un quarto (il 26 %) degli europei sarebbe pronto a pagare fino al 5 % in più per alimenti rispettosi del benessere degli animali.

CONTESTO

Il sondaggio speciale Eurobarometro (533) è stato condotto tra il 2 e il 26 marzo 2023. Sono stati intervistati in totale 26 376 partecipanti dei 27 Stati membri dell’UE e di diversi gruppi sociali e demografici. La metodologia utilizzata era costituita da interviste individuali svolte presso l’abitazione delle persone o sull’uscio di casa, nella lingua nazionale, ad eccezione di Malta, Cechia, Danimarca e Finlandia, dove alcune interviste sono state condotte mediante intervista online assistita da computer.

La strategia “dal produttore al consumatore” è al centro del Green Deal europeo e ha l’obiettivo di rendere i sistemi alimentari più equi, sani e rispettosi dell’ambiente. Il miglioramento delle norme dell’UE in materia di benessere degli animali è un elemento importante di tale strategia. 

La Commissione ha lavorato intensamente a una revisione della legislazione dell’UE in materia di benessere degli animali, in modo da tener conto delle esigenze di tutti i portatori di interessi lungo la catena di approvvigionamento. 

La proposta sulla protezione degli animali durante il trasporto, una delle quattro componenti della legislazione, è la più avanzata e sarà presentata nel dicembre 2023.

Nel 2021 la Commissione ha inoltre risposto positivamente all’iniziativa dei cittadini europei “End the Cage Age” (Basta animali in gabbia). L’iniziativa invitava a vietare l’uso di gabbie per l’allevamento di una serie di specie di animali nei sistemi di allevamento intensivo.

Per ulteriori informazioni: Eurobarometro

LA COMMISSIONE CONTRO L’INQUINAMENTO DA MICROPLASTICHE DOVUTO AL RILASCIO ACCIDENTALE DI PELLET

Ogni anno vengono rilasciate nell’ambiente tra le 52 e le 184 mila tonnellate di pellet a causa di una cattiva gestione lungo l’intera filiera.
Per arrivare ad una riduzione fino al 74% del rilascio inquinante, nei giorni scorsi la Commissione UE ha promosso misure in chiave preventiva.

PER APPROFONDIRE: COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE, 16 OTTOBRE
2023: LA COMMISSIONE PROPONE MISURE PER RIDURRE L’INQUINAMENTO DA PELLET
DI PLASTICA
 
Oggi la Commissione propone per la prima volta misure volte a prevenire l’inquinamento da microplastiche dovuto al rilascio accidentale da pellet di plastica.

Ogni anno vengono rilasciate nell’ambiente tra le 52 e le 184 mila tonnellate di pellet a causa di una cattiva gestione lungo l’intera filiera.

La proposta odierna ha lo scopo di assicurare che tutti gli operatori che trattano pellet nell’UE adottino le misure precauzionali necessarie.

Ciò dovrebbe ridurre il rilascio di pellet fino al 74%, portando a ecosistemi più puliti, contribuendo a rendere i fiumi e gli oceani privi di plastica e riducendo i potenziali rischi per la salute umana.
Misure comuni a tutta l’UE contribuiranno inoltre a garantire condizioni eque agli operatori.

La proposta riguarda in particolare migliori pratiche per gli operatori in materia di lavorazione del pellet, la certificazione obbligatoria e le autodichiarazioni, nonché una metodologia comune per stimare le perdite.

Alle PMI si applicheranno prescrizioni meno stringenti per aiutarle a conformarsi. La proposta sarà ora portata avanti dal Parlamento europeo e dal Consiglio secondo la procedura legislativa ordinaria.

Per maggiori informazioni:
comunicato stampa versione EN
domande e risposte.

“LEADERSHIP, COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE DELLO STUDIO” – CICLO DI INCONTRI PER AVVOCATI E PRATICANTI

Segnalo ai Colleghi Avvocati ed ai Praticanti il Ciclo di Incontri online organizzato con l’Ordine degli Avvocati di Milano, nel mese di Novembre 2023, su “Leadership, Comunicazione e Gestione delle Risorse Umane dello Studio Legale”, tematiche che sono di particolare attualità anche alla luce dei requisiti espressi dalla nuova UNI11871, che consente di realizzare un nuovo modello organizzativo pensato appositamente per lo Studio Legale ed in relazione al quale sono stati stanziati da Cassa Forense i bandi numero 8 e numero 9 di Settembre 2023.

La partecipazione consente di maturare n.8 crediti formativi di cui n.2 in materia obbligatoria.

Programma del Ciclo di Webinar (Giovedì 9, 16 e 23 Novembre, ore 14:00-18:00) e Bandi di Cassa Forense:

Per le iscrizioni a FormaSfera, vedere link sottostante:

 

 

IN DISTRIBUZIONE IL NUMERO 4 DELLA RIVISTA QUALITA’ DI AICQ

Con grande piacere annuncio che è in distribuzione in questi giorni ai Soci di AICQ – Associazione Italiana Cultura Qualità, il numero 4 della Rivista Qualità.
Di seguito la pagina con il mio Editoriale dal titolo “Coltiviamo la fantasia” ed un mio approfondimento in tema di regolamentazione giuridica applicabile al Whistleblowing.
Con l’occasione, buona lettura!
– Editoriale “Coltiviamo la fantasia