PROTEGGERE GLI OCEANI E SVILUPPARE UN’ECONOMIA BLU SOSTENIBILE: QUESTI GLI OBIETTIVITI DELLA CONFERENZA ONU (LISBONA – 27 GIUGNO – 1 LUGLIO)

Da ieri e fino al primo di luglio, ha prenso il via a Lisbona la II° conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani, organizzata dal Portogallo e dal Kenya, con la partecipazione della Commissione UE.

 

52 impegni volontari che l’UE assume a Lisbona (per un valore fino a 7 miliardi di €) rientrano nell’approccio orientato all’azione perseguita dall’agenda dell’UE sulla governance internazionale degli oceani, recentemente aggiornata. 

 

A margine della conferenza sarà presentata la Carta per la missione di Orizzonte Europa “Far rivivere i nostri oceani e le nostre acque”: gli Stati membri, le Regioni e un’ampia gamma di Portatori di interessi saranno invitati ad impegnarsi nell’intraprendere azioni che contribuiscano al successo della missione.

In proposito, Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca ha dichiarato: “Dopo il vertice ‘One Ocean’ di Brest e la conferenza ‘Il nostro oceano’ di Palau, la conferenza delle Nazioni Unite rappresenta un’ulteriore opportunità per la Comunità Internazionale di concordare azioni volte a proteggere gli oceani ed a sviluppare un’economia blu sostenibile. Le soluzioni ci sono. Sono nelle nostre mani. Quindi, agiamo rapidamente e con decisione.”

 

Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione ed i giovani, ha aggiunto: “Gli oceani e le acque sono la culla di tutta la vita sulla Terra e il sistema di sostegno alla vita del nostro pianeta. Ma hanno bisogno della nostra attenzione adesso! Con la pubblicazione di questa Carta, la Commissione Europea invita i Governi e le Autorità pubbliche d’Europa e di tutto il mondo, le imprese, la società civile, i finanziatori e i donatori, nonché le università ed i ricercatori ad unirsi alla nostra missione collettiva per ripristinare il pianeta blu“.

 

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COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 28 GIUGNO 2022: OCEANI: IL COMMISSARIO SINKEVIČIUS RAPPRESENTA L’UE ALLA CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE SUGLI OCEANI 

Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, rappresenta l’UE alla seconda conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani, che si terrà da oggi al 1º Luglio a Lisbona ed è organizzata congiuntamente dal Portogallo e dal Kenya.

La conferenza si concentra sull’individuazione di soluzioni scientifiche ed innovative quanto alle principali minacce per gli oceani, quali sono i cambiamenti climatici e la conseguente acidificazione, l’inquinamento marino, la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, e la perdita di habitat e biodiversità.

 

52 impegni volontari che l’UE assume a Lisbona (per un valore fino a 7 miliardi di €) rientrano nell’approccio orientato all’azione perseguita dall’agenda dell’UE sulla governance internazionale degli oceani, recentemente aggiornata. 

 

A margine della conferenza sarà presentata la Carta per la missione di Orizzonte Europa “Far rivivere i nostri oceani e le nostre acque”: gli Stati membri, le Regioni e un’ampia gamma di Portatori di interessi saranno invitati ad impegnarsi nell’intraprendere azioni che contribuiscano al successo della missione.

 

Per maggiori informazioni consultare il comunicato (versione EN).

ACCESS CITY AWARD 2023: IL PREMIO PER LE CITTA’ EUROPEE IMPEGNATE NELLA MIGLIORE ACCESSIBILITA’ PER LE PERSONE DISABILI

Nei giorni scorsi la Commissione UE ha inaugurato l’edizione 2023 del Premio “Access City” destinato alle Città Europee che si impegnano in interventi a vantaggio della migliore acc

In proposito Věra Jourová, Vicepresidente per i Valori e la trasparenza, ha dichiarato: “L’Access City Award premia le città europee che si sono impegnate a promuovere i valori dell’uguaglianza e dell’inclusione nella nostra Unione. In occasione della tredicesima edizione del premio invito tutte le città dell’UE a proporre iniziative innovative per rimuovere gli ostacoli incontrati dalle persone con disabilità”.

essibilità delle persone con disabilità.

 

La Commissaria per l’Uguaglianza Helena Dalli ha aggiunto: “87 milioni di persone nell’UE hanno una disabilità e sono pertanto a rischio di discriminazione o esclusione nel quadro della vita quotidiana, dall’uso dei mezzi di trasporto alla comunicazione, fino all’accesso a edifici e informazioni. L’Access City Award premia le città che cercano di rimuovere tali ostacoli. Sono felice di poter conoscere i numerosi sforzi compiuti nell’Unione al fine di rendere le città più accessibili ed eque per le persone con disabilità”.

 

 

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COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 13 GIUGNO 2022: UGUAGLIANZA – LA COMMISSIONE LANCIA IL PREMIO “ACCESS CITY AWARD” 2023 PER LE CITTÀ PIÙ ACCESSIBILI DELL’UE 

 

È stato lanciato il concorso “Access City Award 2023″ riservato alle città che hanno profuso i maggiori sforzi per diventare più accessibili alle persone con disabilità e hanno messo in cantiere ulteriori miglioramenti.

 

La città vincitrice riceverà un premio finanziario di 150 000 €, mentre la seconda e la terza classificata riceveranno rispettivamente 120 000 € e 80 000 €. 

 

Il concorso, organizzato dalla Commissione europea in collaborazione con il Forum europeo sulla disabilità, è aperto alle città dell’UE con più di 50 000 abitanti. 

 

Le città premiate quest’anno saranno annunciate durante una conferenza che si terrà il 25 novembre in occasione della Giornata europea delle persone con disabilità. Alcuni esempi di azioni realizzate dalle città vincitrici e finaliste nel 2022 sono elencati qui

 

Le candidature per il premio di quest’anno sono aperte fino all’8 settembre sulla pagina web dell’ Access City Award 2023.

 

60° DESIGN WEEK: MILANO RIPARTE ALLA GRANDE, DOPO 2 ANNI DI ASSENZA

Si è conclusa ieri la 60°edizione del Salone del Mobile a Milano, con una affluenza ed una partecipazione espositiva da record.

 

Dopo 2 anni di stop a causa della pandemia da COVID 19 e pur se con una guerra in corso,  Milano si conferma la capitale indiscussa del manifatturiero e della creatività, oltreché del design orientato al tecnologico ed alla dimensione eco –green.  Per abitazioni ed arredi che sono sempre più pensati per una conciliazione della vita lavorativa e personale, tra spazi privati ed aree pubbliche, in una dimensione fluida e circolare delle relazioni e del vivere cittadino.

 

In Fiera si sono registrate oltre 262 mila presenze, con una partecipazione complessiva di oltre 400 mila visitatori in città, 2.175 espositori provenienti anche dall’India e dall’Africa e buyers praticamente da tutto il mondo (in primis da Francia, Germania e Spagna, ma anche da Corea, Brasile,  Stati Uniti, Svizzera ed India) con grandi assenti solo la Russia e la Cina.

 

Numeri importanti si sono registrati anche per il Fuorisalone; con le seguenti esposizioni in prima linea:

  • Triennale (oltre 64 mila visitatori);
  • Università Statale (165 mila visitatori);
  • Opificio 31 – via Tortona (55 mila visitatori);
  • Orto Botanico – Brera (50 mila visitatori);

 

 

La Milano Design Week è andata forte anche sui canali Social con 13,5 milioni gli account raggiunti e più di 50 mila contenuti generati dalla community utilizzando gli # ufficiali della manifestazione; ed anche un sito che ha registrato nell’ultima settimana 4,8 milioni di pagine viste, con una media di 100 mila utenze giornaliere (69,2% dall’Italia e 30,8% dall’estero).

Insomma, a Milano in questo giorni è andata così bene con le affluenze e con gli affari, che gli addetti ai lavori stanno già programmando la prossima edizione del Salone del Mobile.

Che tornerà ad occupare il mese di Aprile, nelle date 18 – 23 del 2023!

 

Per approfondire:

  

MONDO CHE CAMBIA: PRESENTATO IL BILANCIO UE 2023 IN CHIAVE INTEGRATA CON NEXTGENERATIONEU

Nei giorni scrosi la Commissione UE ha presentato il bilancio UE per l’anno 2023.

Il bilancio riflette le priorità strategiche dell’UE ed è di fondamentale importanza per garantire una ripresa sostenibile e per rafforzare la resilienza dell’Europa. 

 

Si tratta di 185,6 miliardi stanziati di € per il 2023, con ulteriori sovvenzioni per l’importo stimato di 113,9 miliardi di € nel quadro di NextGenerationEU. 

In proposito il Commissario europeo per il Bilancio, Johannes Hahn, ha dichiarato: “Continuiamo a proporre importi eccezionali di finanziamenti per sostenere la ripresa dell’Europa e per affrontare le sfide attuali e future. Il bilancio rimane uno strumento importante a disposizione dell’Unione per fornire un evidente valore aggiunto alla vita delle persone. Aiuta l’Europa a plasmare il mondo che cambia, nel quale operiamo insieme per la pace, la prosperità e i nostri valori europei.”

 

 

 

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COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 8 GIUGNO 2022 – BILANCIO UE 2023: L’EUROPA IN GRADO DI CONTINUARE A PLASMARE IL MONDO CHE CAMBIA

 

La Commissione ha proposto oggi un bilancio annuale dell’UE di 185,6 miliardi di € per il 2023, integrato da sovvenzioni per l’importo stimato di 113,9 miliardi di € nel quadro di NextGenerationEU. 

Il bilancio dell’UE continuerà a mobilitare investimenti importanti per rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa e la ripresa economica in corso, salvaguardare la sostenibilità e creare posti di lavoro. 

 

La Commissione continuerà a dare priorità agli investimenti di carattere verde e digitale, affrontando nel contempo le pressanti esigenze dovute alle crisi attuali e recenti.

 

Il progetto di bilancio 2023, integrato da NextGenerationEU, è elaborato per soddisfare le esigenze di ripresa più importanti degli Stati membri dell’UE e dei nostri partner nel mondo. 

 

Tali finanziamenti continueranno a ricostruire e modernizzare l’Unione europea ed a rafforzare lo status dell’Europa quale Attore globale forte e Partner affidabile.

 Ulteriori proposte per finanziare l’impatto della guerra in Ucraina, sia all’esterno che all’interno, saranno presentate più avanti nel corso dell’anno, sulla base di una valutazione più precisa delle esigenze, nel rispetto delle conclusioni del Consiglio europeo del 31 maggio 2022. 

 

Il bilancio riflette le priorità strategiche dell’UE, di fondamentale importanza per garantire una ripresa sostenibile e rafforzare la resilienza dell’Europa. 

Per approfondire:

Domande e risposte: Progetto di bilancio annuale 2023

Documenti relativi ai bilanci annuali

Bilancio UE a lungo termine 2021-2027 e NextGenerationEU

L’UE in quanto mutuataria

 EU budget 2023 (europa.eu)

 

 

RELAZIONE ANNUALE UE SULLE ACQUE DI BALNEAZIONE: QUASI L’85 % DEI SITI EUROPEI RISPETTA GLI STANDARD DI QUALITÀ CON CLASSIFICAZIONE “ECCELLENTE”.

Negli ultimi decenni la qualità delle acque di balneazione europee è nettamente migliorata grazie al monitoraggio ed alla gestione sistematici introdotti dalla direttiva dell’UE sulle acque di balneazione e da altri atti normativi in materia di ambiente, tra cui la direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane.

 

La normativa sulle acque di balneazione specifica se la qualità di queste ultime possa essere classificata come “eccellente”, “buona”, “sufficiente” o “scarsa” a seconda dei livelli di batteri fecali riscontrati. 

Se l’acqua risulta di scarsa qualità gli Stati membri devono prendere provvedimenti, ad esempio vietando o sconsigliando la balneazione, informandone il pubblico ed adottando misure correttive adeguate.

 

Grazie a queste norme, la quantità di acque reflue urbane ed industriali non trattate o parzialmente trattate che finiscono nelle acque di balneazione è drasticamente diminuita; e, di conseguenza, la balneazione è possibile anche in molte acque superficiali situate in zone urbane che in precedenza erano altamente inquinate.

 

Si sta quindi proseguendo nella direzione giusta rispetto all’obiettivo Inquinamento 0; per una migliore qualità delle acque e dei siti di balneazione in Europa.

In proposito Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha dichiarato: “La relazione è un segnale positivo per chiunque vorrà godersi le meritate vacanze estive in uno dei meravigliosi siti balneabili europei. Che la destinazione sia una spiaggia greca, un lago ungherese o un fiume francese, si può essere certi che la maggior parte delle acque di balneazione è di qualità eccellente. Si tratta di una buona notizia per l’ambiente, per la nostra salute e per il settore del turismo europeo, in fase di ripresa dopo la pandemia. È nostra ferma intenzione mantenere questi standard e compiere ulteriori passi avanti per conseguire l’obiettivo “inquinamento zero”.”

Hans Bruyninckx, Direttore esecutivo dell’AEA, ha aggiunto: “I risultati di quest’anno dimostrano che gli oltre 40 anni di lavoro dell’UE dedicati a migliorare la qualità delle acque di balneazione in tutta Europa hanno giovato alla nostra salute e all’ambiente. Il piano d’azione dell’UE per l’inquinamento zero e la revisione della direttiva sulle acque di balneazione consolideranno ulteriormente il nostro impegno a prevenire e ridurre l’inquinamento nei prossimi decenni”.

 

 

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COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 6 GIUGNO 2022: INQUINAMENTO ZERO – LA MAGGIOR PARTE DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE EUROPEE SODDISFA I PIÙ ELEVATI STANDARD DI QUALITÀ

La relazione annuale sulle acque di balneazione pubblicata oggi evidenzia che nel 2021 quasi l’85 % dei siti di balneazione europei ha rispettato gli standard di qualità più severi dell’Unione europea, meritandosi la classificazione “eccellente”. 

La valutazione fornisce una buona indicazione di quali siano le migliori acque di balneazione europee, che sarà utile ai bagnanti in vista dell’estate. 

È stata elaborata dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) in collaborazione con la Commissione europea e si basa sul monitoraggio effettuato nel 2021 su 21859 siti di balneazione in tutta Europa, ovvero Stati membri dell’UE più Albania e Svizzera.

 

Principali risultanze esposte nella relazione

Dalla relazione emerge che la qualità dei siti costieri, che rappresentano i due terzi delle zone di balneazione, è generalmente migliore di quella dei siti interni.

Nel 2021 l’88 % dei siti di balneazione costieri ha ottenuto la classificazione “eccellente”, contro il 78,2 % dei siti interni. 

Dall’adozione della direttiva sulle acque di balneazione nel 2006, la percentuale di siti di qualità “eccellente” è cresciuta e si è stabilizzata negli ultimi anni intorno all’88 % per i siti costieri e al 78 % per quelli interni.

 

La relazione rileva che nel 2021 gli standard minimi di qualità delle acque sono stati rispettati dal 95,2 % dei siti. In Austria, a Malta, in Croazia, in Grecia, a Cipro, in Danimarca e in Germania il 90 % o più delle acque di balneazione è classificato come “eccellente”.

 

Dal 2013 la percentuale di siti di qualità scarsa è diminuita: nel 2021 era pari all’1,5 % rispetto al 2 % del 2013. 

La qualità scarsa spesso dipende dall’inquinamento di breve durata. 

 

Nella relazione si sottolinea come una migliore valutazione delle fonti di inquinamento e l’attuazione di misure di gestione integrata delle risorse idriche possano contribuire a migliorare la qualità delle acque.

 

Oltre alla relazione sulle acque di balneazione, l’AEA ha pubblicato anche una mappa interattiva aggiornata che mostra il livello di qualità di ciascun sito di balneazione. Sono inoltre disponibili relazioni per Paese aggiornate; ed ulteriori informazioni sull’attuazione della direttiva a livello nazionale.

 

Contesto

Negli ultimi decenni la qualità delle acque di balneazione europee è nettamente migliorata grazie al monitoraggio e alla gestione sistematici introdotti dalla direttiva dell’UE sulle acque di balneazione e da altri atti normativi in materia di ambiente, tra cui la direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane.

 

La normativa sulle acque di balneazione specifica se la qualità di queste ultime possa essere classificata come “eccellente”, “buona”, “sufficiente” o “scarsa” a seconda dei livelli di batteri fecali riscontrati. 

Se l’acqua risulta di scarsa qualità gli Stati membri devono prendere provvedimenti, ad esempio vietando o sconsigliando la balneazione, informandone il pubblico ed adottando misure correttive adeguate.

 

Grazie a queste norme, la quantità di acque reflue urbane e industriali non trattate o parzialmente trattate che finiscono nelle acque di balneazione è drasticamente diminuita. Di conseguenza la balneazione è possibile anche in molte acque superficiali situate in zone urbane che in precedenza erano altamente inquinate.

 

Attualmente la Commissione europea sta riesaminando la direttiva sulle acque di balneazione con l’obiettivo di valutare se le norme vigenti siano ancora idonee a tutelare la salute pubblica ed a migliorare la qualità dell’acqua, o se sia necessario perfezionare il quadro esistente, in particolare prendendo in considerazione nuovi parametri.

Tutti gli Stati membri dell’UE, l’Albania e la Svizzera monitorano i propri siti balneabili conformemente alle disposizioni della direttiva dell’UE sulle acque di balneazione.

 

L’attuazione della direttiva è sostenuta da un ampio quadro normativo europeo in materia di acque, che comprende la direttiva quadro sulle acque, la direttiva sugli standard di qualità ambientale, la direttiva sulle acque sotterranee, la direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino e la direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane.

 

Per ulteriori informazioni

Valutazione della qualità delle acque di balneazione 2021, comprese le schede informative per paese e la mappa interattiva

Norme dell’UE sulla qualità delle acque di balneazione

Revisione della direttiva sulle acque di balneazione