GREEN DEAL EUROPEO: LA COMMISSIONE UE LANCIA LA CONSULTAZIONE PUBBLICA PER CONTENERE I RIFIUTI E RIDURRE GLI SPRECHI ALIMENTARI

Nei giorni scorsi la Commissione UE ha dato il via alla consultazione pubblica sulla revisione della direttiva quadro sui rifiuticomprendente anche la definizione di obiettivi dell’UE in materia di riduzione dei rifiuti alimentari, in linea con la politica “riduci-riutilizza-ricicla” e con il principio “chi inquina paga”.

In proposito Virginijus Sinkevičius, Commissario responsabile per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha dichiarato: “Per conseguire gli obiettivi dell’economia circolare e della neutralità climatica previsti dal Green Deal europeo, dobbiamo compiere maggiori sforzi volti in primo luogo ad evitare la produzione di rifiuti e a rendere più efficiente il nostro settore della gestione dei rifiuti. È ciò che vogliamo fare con questa revisione. Inoltre stiamo lavorando per fissare per la prima volta obiettivi di riduzione degli sprechi alimentari. Attendo con interesse il vostro parere su come fare sì che i prodotti – una volta giunti al termine del loro ciclo di vita – restino utili e generino meno rifiuti”.

 

Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare ha aggiunto: “Le sfide poste al clima e alla biodiversità, la pandemia di COVID-19 e i conflitti in corso rendono ancora più importante la transizione verso sistemi alimentari resilienti e sostenibili che proteggano sia le persone che il pianeta. Lo spreco alimentare è una delle principali fonti di inefficienza dei nostri sistemi alimentari. Dobbiamo intensificare i nostri sforzi per contenere la mole dei rifiuti da essi prodotta. Introducendo obiettivi giuridicamente vincolanti per ridurre gli sprechi alimentari puntiamo a ridurre l’impronta ambientale dei sistemi alimentari e ad accelerare i progressi dell’UE verso il nostro impegno globale di dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030.” 

 

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COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 25 MAGGIO 2022: Ridurre gli sprechi alimentari e dei prodotti. La Commissione chiede il parere dei cittadini sulla revisione della direttiva quadro “rifiuti”

La Commissione lancia oggi una consultazione pubblica sulla revisione della direttiva quadro sui rifiuticomprendente anche la definizione di obiettivi dell’UE in materia di riduzione dei rifiuti alimentari. 

La revisione mira a migliorare i risultati ambientali complessivi della gestione dei rifiuti in linea con la “gerarchia dei rifiuti” basata sull’approccio “riduci-riutilizza-ricicla” e con il principio “chi inquina paga”.  

La revisione si concentrerà sui seguenti settori strategici: 

  • prevenzione (compresa la riduzione dei rifiuti alimentari), 
  • raccolta differenziata, 
  • rifiuti specifici come gli oli usati e i prodotti tessili, 
  • applicazione della gerarchia dei rifiuti e del principio “chi inquina paga”.   

La consultazione pubblica fornirà indicazioni per i lavori in corso sulla valutazione d’impatto che accompagnerà la proposta della Commissione. 

La Commissione invita tutte le Parti Interessate a formulare osservazioni. La consultazione è aperta fino al 16 agosto 2022.

Maggiori informazioni sono disponibili qui.

17 MAGGIO 2022 – LA COMMISSIONE UE CELEBRA LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO OMOFOBIA, BIFOBIA e TRANSFOBIA

Come annunciato nella strategia per l’uguaglianza delle persone LGBTIQ 2020-25, la Commissione europea sta finanziando progetti volti a combattere tutte le forme di disuguaglianza, discriminazione e intolleranza, comprese l’omofobia e la transfobia.

In occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia Věra Jourová, Vicepresidente per i Valori e la trasparenza, ha dichiarato: “Il 17 maggio di ogni anno ribadiamo il nostro impegno nei confronti della comunità LGBTIQ, contro le discriminazioni che molte persone ancora subiscono e nella lotta per un’Unione in cui ognuno si senta libero di essere sè stesso ed amare chiunque voglia.”

 

 

 

Helena Dalli, Commissaria per l’Uguaglianza, ha aggiunto: “L’affermazione dell’uguaglianza delle persone LGBTIQ nel diritto e nelle politiche pubbliche varia notevolmente all’interno dell’Unione. Per questo motivo nella strategia LGBTIQ invitiamo i Paesi dell’UE ad adottare piani d’azione specifici per ciascun Paese al fine di combattere gli stereotipi, la discriminazione e la violenza inflitti alla comunità LGBTIQ. Mi congratulo con i Paesi dell’UE che hanno guidato il sottogruppo sull’uguaglianza delle persone LGBTIQ nell’ambito del gruppo ad alto livello sulla non discriminazione, l’uguaglianza e la diversità per aver adottato orientamenti per strategie e piani d’azione tesi a rafforzare l’uguaglianza delle persone LGBTIQ. Mi auguro che siano ampiamente utilizzati per migliorare l’elaborazione delle politiche di uguaglianza delle persone LGBTIQ in tutta l’UE.”

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COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 17 MAGGIO 2022: UGUAGLIANZA-  GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’OMOFOBIA, LA BIFOBIA E LA TRANSFOBIA 2022

Oggi la Commissione europea celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia e l’interfobia (IDAHOT), che sensibilizza al problema della discriminazione ed alla violenza che le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, non binarie, intersessuali e queer (LGBTIQ) continuano a subire.

Come annunciato nella strategia per l’uguaglianza delle persone LGBTIQ 2020-25, la Commissione europea sta finanziando progetti volti a combattere tutte le forme di disuguaglianza, discriminazione e intolleranza, comprese l’omofobia e la transfobia. 

Maggiori informazioni sul programma di finanziamento “Cittadini, uguaglianza, diritti e valori” sono disponibili qui.

Per celebrare l’occasione odierna, la sede del Berlaymont è stata illuminata con i colori della bandiera arcobaleno. Le fotografie sono disponibili qui

Una dichiarazione a nome dell’UE dell’Alto rappresentante Josep Borrell sulla Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia e l’interfobia è disponibile qui.

LA GESTIONE OPERATIVA DELLO STUDIO LEGALE – Il Ciclo di Webinar dedicato al miglioramento della performance – Ed. 2022

Nei giorni 8-15-22-29 Giugno ed il 6 Luglio 2022, parte il ciclo di webinar sulla Gestione Operativa dello Studio Legale, organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Milano.

Ai 5 Moduli formativi parteciperanno come Co-Docenti:

  • Avv. Paolo Lessio
  • Dott. Claudio Rorato
  • Avv. Antonino La Lumia
  • Avv. Francesca Castiglioni
  • Avv. Luciana Tullia Bertoli
  • Avv. Giovanna Raffaella Stumpo

La partecipazione all’evento consente di maturare n. 8 crediti formativi di cui n. 1 in materia obbligatoria per l’intero percorso.

Vai all’iscrizione: https://bit.ly/3sIukn7

Vai al Programma: https://bit.ly/3yI3HCl

 

CIBERSICUREZZA: IN ARRIVO LA DIRETTIVA NIS2

La Commissione UE ha accolto con favore l’accordo politico raggiunto nei giorni scorsi dal Parlamento europeo e dagli Stati membri dell’UE sulla direttiva relativa a misure per un livello comune elevato di cibersicurezza nell’Unione (direttiva NIS 2) proposta dalla Commissione nel dicembre 2020.

In proposito Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “Abbiamo lavorato sodo per la trasformazione digitale della nostra società. Negli ultimi mesi abbiamo introdotto una serie di elementi chiave, come la legge sui mercati digitali e la legge sui servizi digitali. Ed oggi gli Stati membri ed il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sulla direttiva NIS 2. È una nuova importante svolta nella strategia digitale europea, voluta questa volta per tutelare cittadini e imprese e accrescerne la fiducia nei servizi essenziali.”

 

Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, ha aggiunto: “La cibersicurezza è sempre stata fondamentale, in quanto mette al riparo la nostra economia e società dalle minacce informatiche, ma ora che procediamo verso la transizione digitale diventa critica. L’attuale contesto geopolitico fa sì che sia ancora più urgente per l’UE garantire un quadro giuridico adeguato allo scopo. Concordando norme più stringenti, stiamo onorando l’impegno a rafforzare gli standard di cibersicurezza nell’UE. Oggi l’UE si dimostra chiaramente determinata a promuovere la preparazione e la resilienza alle minacce informatiche che colpiscono le nostre economie, le nostre democrazie e la pace.

 

In aggiunta, Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato a sua volta: “Le minacce informatiche si fanno più pericolose e complesse. Era imperativo adattare il quadro della sicurezza alle nuove realtà e tutelare i nostri cittadini e le nostre infrastrutture. Nell’attuale panorama della cibersicurezza, è capitale poter cooperare e condividere tempestivamente le informazioni. Con l’accordo sulla NIS 2 aggiorniamo le norme per garantire un maggior numero di servizi essenziali alla società e all’economia. Si tratta quindi di un importante passo avanti. Questa strategia andrà ad arricchirsi della futura legge sulla ciberresilienza, che garantirà una maggior sicurezza d’uso dei prodotti digitali.”

 

 

Per far fronte a una maggior esposizione alle minacce informatiche in Europa, la direttiva NIS 2 disciplina i soggetti di medie e grandi dimensioni che operano in diversi settori cruciali per l’economia e la società, tra cui:

 

  • i fornitori di servizi pubblici di comunicazione elettronica, 
  • i servizi digitali, 
  • il trattamento delle acque reflue e la gestione dei rifiuti, 
  • la fabbricazione di prodotti essenziali, 
  • i servizi postali e di corriere, 
  • la pubblica amministrazione

 

Inoltre:

 

  • regolamenta anche più ampiamente il settore sanitario, includendo ad esempio i fabbricanti di dispositivi medici;
  • rende più rigorosi i requisiti di sicurezza imposti alle imprese, 
  • tratta della sicurezza delle catene di fornitura e delle relazioni con i fornitori,
  • prevede che l’alta dirigenza sia ritenuta responsabile in caso di mancato rispetto degli obblighi in materia di cibersicurezza; 
  • semplifica gli obblighi di notifica, 
  • introduce misure di vigilanza più rigorose per le Autorità nazionali ed obblighi di esecuzione più severi; 
  • intende armonizzare i regimi sanzionatori in tutti gli Stati membri.

 

 

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COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 13 MAGGIO 2022: ACCORDO POLITICO SU NUOVE NORME PER LA CIBERSICUREZZA DELLE RETI E DEI SISTEMI INFORMATIVI

 

La Commissione accoglie con favore l’accordo politico raggiunto oggi dal Parlamento europeo e dagli Stati membri dell’UE sulla direttiva relativa a misure per un livello comune elevato di cibersicurezza nell’Unione (direttiva NIS 2) proposta dalla Commissione nel dicembre 2020.

 

Le vigenti norme per la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (direttiva NIS) sono state il primo atto legislativo a livello dell’UE sulla cibersicurezza e hanno spianato la strada a un significativo cambiamento della mentalità e dell’approccio istituzionale e normativo alla cibersicurezza in molti Stati membri. 

Nonostante gli importanti risultati conseguiti e il loro impatto positivo, è stato necessario aggiornarle a causa del crescente grado di digitalizzazione e interconnessione della nostra società e dell’aumento del numero di attività informatiche dolose a livello mondiale.

 

Per far fronte a una maggior esposizione alle minacce informatiche in Europa, la direttiva NIS 2 disciplina i soggetti di medie e grandi dimensioni che operano in diversi settori cruciali per l’economia e la società, tra cui i fornitori di servizi pubblici di comunicazione elettronica, i servizi digitali, il trattamento delle acque reflue e la gestione dei rifiuti, la fabbricazione di prodotti essenziali, i servizi postali e di corriere e la pubblica amministrazione ma, alla luce delle sempre più numerose minacce alla sicurezza emerse durante la pandemia di COVID-19, regolamenta anche più ampiamente il settore sanitario, includendo ad esempio i fabbricanti di dispositivi medici. 

 

Con un ambito di applicazione più vasto grazie alle nuove norme che obbligheranno un maggior numero di soggetti e settori a prendere misure di gestione dei rischi di cibersicurezza, la direttiva contribuirà ad aumentare il livello di cibersicurezza in Europa nel medio e lungo termine.

 

La direttiva NIS 2 rende anche più rigorosi i requisiti di sicurezza imposti alle imprese, tratta della sicurezza delle catene di fornitura e delle relazioni con i fornitori e prevede che l’alta dirigenza sia ritenuta responsabile in caso di mancato rispetto degli obblighi in materia di cibersicurezza; semplifica gli obblighi di notifica, introduce misure di vigilanza più rigorose per le Autorità nazionali ed obblighi di esecuzione più severi; intende armonizzare i regimi sanzionatori in tutti gli Stati membri. 

 

La direttiva contribuirà ad aumentare la condivisione delle informazioni e la cooperazione in materia di gestione delle crisi informatiche a livello nazionale e dell’UE.

 

Prossime tappe

L’accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio è ora soggetto all’approvazione formale dei due colegislatori. Una volta pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE, la direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo e gli Stati membri la dovranno poi recepire nel diritto nazionale. Gli Stati membri avranno 21 mesi per recepire la direttiva nei rispettivi ordinamenti giuridici nazionali.

 

Contesto

La cibersicurezza è una delle principali priorità della Commissione e il fondamento di un’Europa digitale e connessa.

La prima normativa dell’UE sulla cibersicurezza, la direttiva NIS, entrata in vigore nel 2016, ha contribuito a conseguire un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informatici in tutta l’UE. Nel dicembre 2020 la Commissione ne ha proposto la revisione nell’ambito dell’obiettivo strategico principale di rendere l’Europa pronta per l’era digitale. 

Il regolamento dell’UE sulla cibersicurezza, in vigore dal 2019, ha apportato all’Europa un quadro di certificazione della cibersicurezza per prodotti, servizi e processi, rafforzando anche il mandato dell’Agenzia dell’UE per la cibersicurezza (ENISA).

 

Per ulteriori informazioni

Nuova strategia dell’UE per la cibersicurezza e nuove norme per rendere più resilienti i soggetti critici fisici e digitali

Scheda informativa sulla nuova strategia dell’UE per la cibersicurezza

Scheda informativa sulla proposta di direttiva recante misure volte a garantire un livello comune elevato di cibersicurezza nell’Unione (direttiva NIS riveduta)

Nuova strategia per la cibersicurezza dell’UE e nuove norme per aumentare la resilienza dei soggetti critici fisici e digitali – Domande e risposte

 

TUTELA DEI MINORI CONTRO GLI ABUSI SESSUALI ON LINE: IN ARRIVO UNA LEGGE UE

Gli 85 milioni di immagini e video che ritraggono abusi sessuali sui minori segnalati solo nel 2021 nel mondo (e molti altri casi non ancora emersi) e la consapevolezza di un aumento del 64% delle segnalazioni confermate in epoca COVID 19 di tali abusi rispetto al 2020 hanno spinto la Commissione ad attivarsi con la proposta di una nuova Legge UE contro gli abusi sessuali on – line; che è attualmente al vaglio del Parlamento Europeo e del Consiglio.

 

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COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 11 MAGGIO 2022: LOTTA CONTRO GLI ABUSI SESSUALI SUI MINORI – PROPOSTE NUOVE NORME A TUTELA DEI MINORI

 

La Commissione propone oggi una nuova legge dell’UE per proteggere i minori dagli abusi sessuali online. Gli 85 milioni di immagini e video che ritraggono abusi sessuali sui minori segnalati solo nel 2021 nel mondo, e molti altri casi non ancora emersi, dimostrano come il fenomeno sia dilagante.

 

La pandemia di COVID-19 ha aggravato la situazione: nel 2021 la Internet Watch Foundation ha constatato un aumento del 64% delle segnalazioni confermate di abusi sessuali sui minori rispetto all’anno precedente. L’attuale sistema basato sull’individuazione e la segnalazione volontarie da parte delle aziende si è rivelato insufficiente per proteggere adeguatamente i minori e, in ogni caso, non sarà più possibile ricorrervi una volta decaduta la soluzione provvisoria attualmente in vigore. 

 

Fino al 95% di tutte le segnalazioni di abusi sessuali sui minori ricevute nel 2020 provenivano da un’unica azienda, anche se è chiaramente dimostrato che il problema non si limita a un’unica piattaforma.

 

Per contrastare efficacemente l’uso improprio dei servizi online a fini di abuso sessuale sui minori occorrono norme chiare, corredate di condizioni e garanzie solide. Le norme proposte obbligheranno i fornitori di questi servizi a individuare, segnalare e rimuovere il materiale pedopornografico sulle piattaforme. I fornitori dovranno inoltre valutare e attenuare il rischio di tale uso improprio e le misure adottate dovranno essere proporzionate al rischio e soggette a condizioni e garanzie solide.

 

Un nuovo Centro indipendente dell’UE sugli abusi sessuali sui minori faciliterà l’azione dei fornitori di servizi in questo senso fungendo da polo di competenze, fornendo informazioni affidabili sul materiale individuato, ricevendo e analizzando le segnalazioni dei fornitori per individuare quelle erronee ed evitare che arrivino alle forze di polizia, trasmettendo tempestivamente le relazioni ricevute alle Autorità e, infine, fornendo sostegno alle vittime.

 

Le nuove norme contribuiranno a salvare i minori da ulteriori abusi, ad impedire che certi contenuti ricompaiano online e ad assicurare i responsabili alla Giustizia. 

 

Spetta ora al Parlamento europeo e al Consiglio approvare la proposta.

 

Disponibili online: domande e risposte ed una scheda informativa.

 

 

 

STRATEGIA UE SULLA BIODIVERSITA’: MAPMYTREE E’ L’APPLICAZIONE CHE CONSENTE A TUTTI DI CONTRIBUIRE AD AVERE OLTRE 3 MILIARDI DI NUOVI ALBERI, ENTRO IL 2030

Nei giorni scorsi la Commissione UE ha promosso l’applicazione web MapMyTree ora disponibile per tutti i cittadini che desiderano contribuire attivamente nell’attuazione della strategia dell’UE sulla biodiversità e nell’ impegno a piantare almeno 3 miliardi di nuovi alberi nell’UE entro il 2030.

 

Ogni persona che pianta un albero avrà la possibilità di registrarlo e mapparlo affinché venga contato ai fini dell’obiettivo dell’UE.

In proposito Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, ha dichiarato: “Gli alberi sono i nostri migliori alleati nella lotta contro il riscaldamento globale e nel sostegno alla biodiversità: purificano l’aria, rinfrescano le città e assorbono CO2. Entro la fine di questo decennio dovremo piantare tre miliardi di nuovi alberi nell’UE. Il contatore di alberi che presentiamo oggi consentirà a tutti di aiutare a piantare da uno a cento alberi.”

 

 

 

Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, che ha presentato nei giorni scorsi il contatore in occasione di un evento ufficiale, ha aggiunto: “La nostra promessa è ambiziosa: tre miliardi di nuovi alberi, tutti piantati prima della fine di questo decennio. Ma quando vedo l’entusiasmo degli europei per questa iniziativa, sono convinto che sia realizzabile. Oggi apriamo il nostro contatore di alberi a tutti i cittadini che ne pianteranno uno, così che possano registrarlo. Piantando un albero, contribuisci a rallentare il riscaldamento globale e a rigenerare una porzione di ambiente naturale. Ogni albero conta, e questo progetto su scala europea fa la differenza per tutto il mondo.”

 

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COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 11 MAGGIO 2022: TRE MILIARDI DI NUOVI ALBERI ENTRO IL 2030 – REGISTRA IL TUO CON L’APP MAPMYTREE

 

Oggi l’applicazione web MapMyTree è disponibile per tutti i cittadini che desiderano prendere parte all’impegno di piantare 3 miliardi di nuovi alberi entro il 2030. Ogni persona che pianta un albero avrà la possibilità di registrarlo e mapparlo affinché venga contato ai fini dell’obiettivo dell’UE.

 

Nell’ambito del Green Deal europeo, la strategia dell’UE sulla biodiversità si impegna a piantare almeno 3 miliardi di nuovi alberi nell’UE entro il 2030, nel pieno rispetto dei principi ecologici,  che significa che bisogna piantare l’albero giusto nel luogo giusto e con uno scopo adeguato.

Questo aumenterà la superficie forestale dell’UE, ne sosterrà la resilienza, rafforzerà la biodiversità e contribuirà ad affrontare la triplice crisi planetaria dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità e dell’inquinamento.

 

Le foreste subiscono una pressione sempre maggiore a causa delle minacce e del rischio di catastrofi, ma è sempre più riconosciuto il loro ruolo come soluzioni basate sulla natura per mitigare i cambiamenti climatici e adattarvisi affrontando la perdita di biodiversità e il degrado del suolo.

 

Il contatore MapMyTree è operativo dallo scorso dicembre, quando è stato aperto alle Organizzazioni partecipanti.

PROMOZIONE E SVILUPPO DELLE ENERGIE RINNOVABILI OFFOSHORE: ATTIVATO IL FONDO EUROPEO PER LE INFRASTRUTTURE MARITTIME SOSTENIBILI

Con un investimento iniziale di 70 milioni di € nel Fondo per le infrastrutture marittime sostenibili, l’UE continua l’impegno volto alla transizione del settore marittimo globale verso un’economia neutra in termini di emissioni di carbonio, entro il 2050.

 

L’investimento beneficia del sostegno del FEIS – Fondo europeo per gli investimenti strategici: principale pilastro del Piano di investimenti per l’Europa che sino ad ora ha mobilitato 546,5 miliardi di € a favore di oltre 1,4 milioni di PMI.

In proposito il Commissario per l’Economia Paolo Gentiloni ha dichiarato: “Data la grande quantità di merci trasportate quotidianamente sui nostri oceani, è chiaro che il settore marittimo debba apportare un contributo significativo al nostro obiettivo di neutralità in termini di emissioni di carbonio entro il 2050. Il fatto che il piano di investimenti per l’Europa contribuisca a sostenere questo fondo per le infrastrutture marittime sostenibili è un’ottima notizia. Questa operazione getta le basi per un solido finanziamento a favore di navi ed infrastrutture portuali più sostenibili, al fine di promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili offshore.”

 

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COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 11 MAGGIO 2022: Il Fondo europeo per gli investimenti sostiene il finanziamento di infrastrutture marittime sostenibili

 

Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) ha effettuato un investimento iniziale di 70 milioni di € nel Fondo per le infrastrutture marittime sostenibili, gestito da Eurazeo.

 

L’investimento del Fondo europeo per gli investimenti beneficia del sostegno del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), il principale pilastro del piano di investimenti per l’Europa.

 

Il Fondo per le infrastrutture marittime sostenibili mira a sostenere la transizione del settore marittimo globale verso un’economia neutra in termini di emissioni di carbonio entro il 2050, in linea con l’obiettivo del Green Deal europeo di azzerare le emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050.

 

Con un totale di 200 milioni di € raccolti, a tutt’oggi il fondo ha già raggiunto più della metà del volume previsto. L’investimento totale contribuirà a finanziare tre attività principali:

  • navi dotate di tecnologie rispettose dell’ambiente che utilizzano carburanti più efficienti o alternativi,
  • attrezzature ed infrastrutture portuali innovative a sostegno della transizione verde,
  • risorse che sostengono lo sviluppo delle energie rinnovabili offshore.

 

Finora il piano di investimenti per l’Europa ha mobilitato 546,5 miliardi di € di investimenti a favore di oltre 1,4 milioni di piccole e medie imprese.

 

*Comunicato stampa disponibile online in versione EN.

COMMISSIONE UE: Con lo spazio europeo dei dati sanitari (EHDS) si inaugura il relativo mercato unico in campo sanitario

La pandemia di COVID-19 ha dimostrato chiaramente l’importanza dei servizi digitali nel settore sanitario. L’adozione degli strumenti digitali è aumentata considerevolmente durante tale periodo. Tuttavia, la complessità delle regole, delle strutture e dei processi nei diversi Stati Membri complica l’accesso ai dati sanitari e la loro condivisione, specialmente a livello transfrontaliero. Inoltre, i sistemi sanitari sono adesso sempre più bersagliati da attacchi informatici.

 

Per risolvere rapidamente tali criticità, la Commissione UE ha presentato nei giorni scorsi lo spazio europeo dei dati sanitari – EHDS.

In proposito il Vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas ha dichiarato: “Sono orgoglioso di annunciare il primo spazio comune europeo dei dati in un settore specifico. Lo spazio europeo dei dati sanitari costituirà un ‘nuovo inizio’ per la politica dell’UE in materia di salute digitale, mettendo i dati sanitari al servizio dei cittadini e della scienza. Oggi poniamo le fondamenta di un accesso sicuro ed affidabile ai dati sanitari nel pieno rispetto dei valori fondamentali su cui poggia l’UE.”

 

 

La Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides ha aggiunto: “Oggi erigiamo un altro pilastro dell’Unione europea della salute. La nostra visione sta diventando realtà. Lo spazio europeo dei dati sanitari è un cambio di paradigma fondamentale per la trasformazione digitale delle cure sanitarie nell’UE. Esso mette al centro di tutto i cittadini e darà loro il pieno controllo sui propri dati, affinché ottengano migliori cure sanitarie in tutta l’UE. Con l’accesso protetto da forti garanzie a tutela della sicurezza e della privacy, i dati saranno un vero tesoro per gli scienziati, gli innovatori e i decisori politici al lavoro sulla prossima terapia salvavita. L’UE compie un passo avanti davvero storico verso la sanità digitale.”

 

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COMUNICATO STAMPA DELLA COMMISSIONE UE 3 MAGGIO 2022: Unione europea della salute: lo spazio europeo dei dati sanitari al servizio delle persone e della scienza

 

La Commissione europea ha lanciato oggi lo spazio europeo dei dati sanitari (EHDS), uno degli elementi portanti di una robusta Unione europea della salute. 

 

L’EHDS permetterà all’UE di compiere un enorme salto qualitativo nella modalità di erogazione delle cure sanitarie in tutta l’Europa: permetterà alle persone di controllare e utilizzare i propri dati sanitari sia nel proprio Paese che in altri Stati Membri, promuoverà un vero mercato unico dei servizi e dei prodotti digitali in campo sanitario, e costituirà un quadro normativo coerente, affidabile ed efficiente per l’utilizzo dei dati sanitari nelle attività di ricerca, innovazione, elaborazione delle politiche e regolamentazione, pur nel pieno rispetto degli elevati standard di protezione dei dati dell’UE.

 

  • Dare ai cittadini il controllo sui propri dati sanitari sia nel proprio paese che all’estero

 

Grazie all’EHDS sarà possibile accedere immediatamente e con facilità ai propri dati in formato elettronico, gratuitamente. Sarà facile condividere tali dati con altri professionisti del settore sanitario anche trovandosi in un altro Stato membro, con un forte miglioramento delle cure sanitarie. I cittadini deterranno il pieno controllo sui propri dati e potranno aggiungere informazioni, correggere i dati errati, limitare l’accesso di terzi e ricevere informazioni sul modo in cui i loro dati sono utilizzati e sulle finalità.

 

Gli Stati membri provvederanno affinché le anamnesi, le ricette elettroniche, i referti di diagnostica per immagini e i materiali di supporto, i referti di laboratorio e le note di dimissione siano rilasciati ed accettati in un formato comune europeo.

 

L’interoperabilità e la sicurezza diventeranno obblighi imprescindibili. I produttori di sistemi elettronici per i registri sanitari dovranno certificare il rispetto di tali standard.

 

Per garantire la tutela dei diritti dei cittadini tutti gli Stati membri devono nominare autorità di sanità digitale. Tali autorità parteciperanno all’infrastruttura digitale transfrontaliera (MyHealth@EU) che aiuterà i pazienti a condividere i dati attraverso le frontiere.

 

  • Migliorare l’utilizzo dei dati sanitari nelle attività di ricerca, innovazione ed elaborazione delle politiche

 

L’EHDS crea un quadro giuridico solido per l’utilizzo dei dati sanitari nelle attività di ricerca, innovazione, sanità pubblica, elaborazione delle politiche e regolamentazione. 

Nel rispetto di condizioni rigorose i ricercatori, gli innovatori, le istituzioni pubbliche e il settore avranno accesso a grandi quantità di dati sanitari di alta qualità, di importanza cruciale per elaborare terapie salvavita, vaccini o dispositivi medici e per assicurare un migliore accesso alle cure sanitarie e sistemi sanitari più resilienti.

 

Per poter accedere ai dati, ricercatori, imprese o istituzioni dovranno chiedere un’autorizzazione a un organismo responsabile dell’accesso ai dati sanitari; tali organismi saranno istituiti in tutti gli Stati membri. 

L’accesso sarà concesso solo se i dati richiesti sono destinati a finalità specifichein ambienti chiusi e sicuri e senza rivelare l’identità dei singoli individui. 

Esiste inoltre un divieto rigoroso di utilizzare i dati per prendere decisioni che possano nuocere ai cittadini, ad esempio progettare prodotti o servizi dannosi o aumentare un premio di assicurazione.

 

Gli organismi responsabili dell’accesso ai dati sanitari saranno collegati alla nuova infrastruttura decentralizzata dell’UE per l’uso secondario dei dati sanitari (HealthData@EU) che sarà creata per sostenere i progetti transfrontalieri.

 

Contesto

La pandemia di COVID-19 ha dimostrato chiaramente l’importanza dei servizi digitali nel settore sanitario. L’adozione degli strumenti digitali è aumentata considerevolmente durante tale periodo. Tuttavia, la complessità delle regole, delle strutture e dei processi nei diversi Stati membri complica l’accesso ai dati sanitari e la loro condivisione, specialmente a livello transfrontaliero. Inoltre, i sistemi sanitari sono adesso sempre più bersagliati da attacchi informatici.

 

L’EHDS prende le mosse da quanto realizzato dal RGPD, dalla proposta di atto sulla governance dei dati, dal progetto di normativa sui dati e dalla direttiva sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi. Esso complementa le iniziative citate e dota il settore sanitario di regole maggiormente su misura. 

 

Una consultazione pubblica aperta sull’EHDS si è svolta dal 3 maggio al 26 luglio 2021 e ha raccolto una vasta gamma di pareri, di cui si è tenuto conto nell’elaborazione di questo quadro giuridico.

 

L’EHDS utilizzerà inoltre la produttività attuale e futura dei beni pubblici digitali nell’UE, quali l’intelligenza artificiale, il calcolo ad alte prestazioni, il cloud e il middleware intelligente. Lo spazio dei dati si appoggerà anche ai quadri giuridici dedicati all’IA, all’identità digitale e alla cibersicurezza.

 

Prossime tappe

La proposta presentata dalla Commissione europea passerà ora alla discussione in sede di Parlamento europeo e Consiglio.

Per ulteriori informazioni

Comunicazione “Uno spazio europeo dei dati sanitari: sfruttare il potenziale dei dati sanitari per le persone, i pazienti e l’innovazione”

Proposta di regolamento sullo Spazio europeo dei dati sanitari

Domande e risposte

Scheda informativa

Strategia in materia di dati del 19 febbraio 2020

Pagina web