In linea con la strategia per la parità di genere 2020-2025 la Commissione UE ha presentato nei giorni scorsi una proposta di direttiva sulla parità di retribuzione tra uomini e donne a parità di lavoro, per la trasparenza delle retribuzioni e relativi meccanismi esecutivi.
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COMUNICATO STAMPA DEL 13 APRILE 2022: Rassegna trimestrale sull’occupazione e gli sviluppi sociali in Europa – all’esame i fattori del divario retributivo di genere tra i giovani
In occasione dell’Anno europeo dei giovani 2022 la Commissione ha pubblicato oggi l’ultima edizione della rassegna trimestrale sull’occupazione e gli sviluppi sociali in Europa che include un approfondimento tematico specifico sul divario retributivo di genere tra i giovani lavoratori.
Queste rassegne trimestrali danno una panoramica dei recenti sviluppi sociali e del mercato del lavoro nell’UE, con analisi di tematiche specifiche.
Dall’ultima edizione emerge che nel mercato del lavoro dell’UE le giovani donne (di età compresa tra i 25 e i 29 anni) subiscono a inizio carriera un divario retributivo di genere non corretto del 7,2 %. Percentuale pari a circa la metà del divario retributivo di tutti i lavoratori; il che indica ancora maggiori disparità retributive tra i lavoratori più anziani. D’altro canto la rassegna rileva anche che le differenze retributive tra giovani lavoratori e lavoratrici sono difficili da spiegare sulla base dei dati disponibili e che la situazione varia molto da Paese a Paese.
Vi sono poi differenze nelle caratteristiche dei lavoratori che determinano importanti divari retributivi, pur operando in direzioni diverse:
- i giovani lavoratori tendono a guadagnare di più perché lavorano in attività economiche più remunerate ma
- le giovani lavoratrici tendono a percepire salari più alti in quanto più istruite.
L’ eliminazione del divario retributivo di genere è indicata come priorità nella strategia per la parità di genere 2020-2025 della Commissione.
Sempre in questo senso la Commissione ha presentato una proposta di direttiva sulla parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro attraverso la trasparenza delle retribuzioni e meccanismi esecutivi.
La proposta è attualmente oggetto di discussione al Parlamento Europeo e al Consiglio.